Inquinamento

Arrivano i radar antirumore per combattere l’inquinamento acustico

Si stanno diffondendo in tutto il mondo e si tratta di dispositivi che individuano veicoli rumorosi

I radar antirumore stanno iniziando a diffondersi in diversi paesi; nascono per combattere l’inquinamento acustico e sono dispositivi in grado di rilevare i veicoli particolarmente rumorosi. Veri e propri apparati di sorveglianza che vanno ad individuare i mezzi che superano le soglie imposte dalla legge.

Nascono per combattere il fenomeno dell’inquinamento acustico; i dispositivi acustici o antirumore che si stanno diffondendo in diversi paesi del mondo sono radar dal grande potenziale. Apparati di sorveglianza che individuano i veicoli il cui rumore supera i limiti imposti dalla legge.

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Inoltre, questi radar oltre ad indentificare i mezzi, possono anche multarli. Dispositivi di questo tipo si trovano già in Europa e negli Stati Uniti e sono operativi in California, New York, Barcellona e Parigi. Anche la Gran Bretagna sta attivando una sperimentazione in quattro regioni.

Contrastare l’inquinamento acustico

I radar antirumore si stanno diffondendo in diversi paesi del mondo con lo scopo di contrastare l’inquinamento acustico; un fenomeno diffuso di cui, spesso, si sottovalutano le conseguenze dannose. Dopo la Francia, il Regno Unito e la Svizzera, anche la Spagna rientra tra i paesi europei che stanno sperimentando questi nuovi sistemi di sorveglianza. Barcellona, ad esempio, è molto trafficata da moto e scooter, così come tante altre capitali del mondo. Tra i governi che hanno investito in questi nuovi dispositivi anche quello britannico; circa 350 milioni di euro per un progetto pilota a Londra. Questi radar funzionano come sensori acustici che rivelano il rumore e quando questo supera la soglia prestabilita attivano delle telecamere che fissano il veicolo e la targa.

inquinamento acustico

L’inquinamento acustico è un problema, a volte, troppo sottovalutato; eppure è importante chiarire che il rumore può essere la principale causa di disturbi del sonno, problemi cardiaci, ictus e demenza. Rischi che si aggiungono, dunque, a quelli causati dallo smog e dalle altre forme di inquinamento. Lo scopo dei dispositivi antirumore non è di scoraggiare il traffico privato; ma l’intento è quello di far rispettare la legge e fare in modo che i residenti possano essere privati dai rumori troppo fastidiosi. Tuttavia, proprio perché attualmente non esistono delle differenze in merito alle omologazioni dei vari mezzi, molti paesi stanno applicando dei periodi di prova; questi servono a raccogliere i dati prima di rendere i radar dispositivi ufficiali ed effettivi. Inoltre, non tutti i paesi hanno stabilito l’importo delle multe; ad esempio se in Francia si parte da 135 euro, a New York la multa arriva fino a 875 dollari.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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