Il report dell’associazione ambientalista Legambiente dimostra come il fenomeno dell’inquinamento da smog sia sempre più un’emergenza. La concentrazione di PM2.5, PM10 e NO2 risulterebbe, infatti, oltre i limiti indicati dall’Oms. A contribuire a questo peggioramento delle condizioni atmosferiche, anche l’assenza di piogge nell’ultimo periodo; situazione che avrebbe notevolmente appesantito l’aria soprattutto delle città del Nord Italia.
Smog in Italia
Nel nostro Paese l’inquinamento dell’aria è un fenomeno che non si arresta ormai da tempo; come suggerisce il report Mal’aria di Legambiente nessun capoluogo di provincia italiana sembra salvarsi. Nello specifico il report ha analizzato la situazione di 102 capoluoghi, con l’intenzione di cercare una città nella quale i valori indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità venissero rispettati; ma nessuna è riuscita a rientrare nei limiti. Anzi, in ben 17 città la concentrazioni di polveri sottili supera più del doppio i valori suggeriti.
Le polveri sottili sono estremamente gravi per la salute e sono, potenzialmente, in grado di favorire malattie importanti alle vie respiratorie; a fronte di questo, la situazione smog sembra piuttosto allarmante. Come si legge su Repubblica, che ha riportato alcuni dei dati elaborati da Legambiente, per quanto riguarda il PM 10, ad esempio, è Alessandria ad aver registrato la media più alta nell’anno appena conclusosi. Ma anche in altre città, principalmente nella Pianura Padana ma in generale da Nord a Sud, la situazione non è positiva; Legambiente suggerisce, infatti, che per poter rientrare nei limiti Oms, le città dovranno ridurre le concentrazioni di PM 10 di almeno il 33%.
Come rimediare
Anche le PM 2.5 hanno registrato valori allarmanti; ed anche in questo caso, il Nord e la Pianura Padana riportano i dati più preoccupanti. Per queste polveri Legambiente suggerisce una riduzione nazionale del 61%. Per i biossidi di azoto (NO2) Milano e Torino sono le città più colpite; ma anche in questo caso lo smog raggiunge valori oltre i limiti da Nord a Sud dell’Italia. Per rientrare nei valori suggeriti dall’Oms la riduzione dovrà essere del 52% in tutto il Paese.
All’interno della campagna Clean Cities, Legambiente tiene a sottolineare quanto sia importante per l’Italia ridurre lo smog; l’associazione, inoltre, ribadisce: “l’urgenza di ripensare e ridisegnare in prima battuta le aree metropolitane, gli spazi pubblici urbani e la mobilità sostenibile, sempre più intermodale, in condivisione ed elettrica“. La mobilità sostenibile ed elettrica è un concetto chiave per limitare lo smog; la mobilità e il riscaldamento domestico sono, infatti, ad oggi i fattori più inquinanti. Incentivare la sharing mobility e aumentare il trasporto pubblico urbano elettrico sono le prime misure indispensabili da attuare. Per il riscaldamento domestico, infine, è importante avviare un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica; favorendo la crescita di abitazioni ad emissioni zero.
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