La società benefit del Gruppo Bancario Mediolanum, Flowe, diventa la prima IMEL B Corp italiana; questo dopo aver raggiunto i più alti standard a livello di impatto sociale, economico e ambientale come attesta l’ente no profit statunitense B Lab.
Flowe ha raggiunto la certificazione B Corp e si inserisce tra le aziende italiane che hanno raggiunto questo importante traguardo. Questo quanto si apprende dalla nota ufficiale lanciata dalla società benefit del Gruppo Bancario Mediolanum. Tale riconoscimento, rilasciato dall’ente no profit B Lab, attesta un modello di business in grado di bilanciare profitto e purpose.
Le aziende B Corp, infatti, rientrano in una comunità che rappresentano (insieme) un movimento globale; l’obiettivo di tale movimento è quello di diffondere un modello socio-economico che abbia un impatto positivo sull’ambiente e sul mondo. Questo proponendo sempre azioni in evoluzione.
Come agisce Flowe
Come esplica con chiarezza la nota che diffonde il riconoscimento dato alla società benefit, Flowe è una realtà eco-fintech lanciata al mercato a giugno 2020; il credo portato avanti da questa società è: “Persone migliori creano un mondo migliore“. Uno slogan che spiega l’obiettivo portato avanti da Flowe: rispondere alle esigenze degli utenti attenti alla sostenibilità economica, sociale e ambientale; utenti a cui è offerta la possibilità di sviluppare il proprio potenziale prendendosi cura del Pianeta. In più, attraverso un conto e una carta di debito collegati a all’app Flowe, è possibile gestire e monitorare le proprie spese; inoltre è possibile accedere a un intero “Ecosistema di servizi e a una community crescendo e acquisendo nuove competenze insieme“.
Lo strumento di misurazione dell’impatto sociale, economico e ambientale utilizzato per valutare le proprie azioni e ottenere la certificazione B Corp, utilizzato da Flowe è il B-Impact Assessment; quest’ultimo è composto da cinque aree di riferimento (Governance, Workers, Customers, Community ed Environment). In Flowe risulta rilevante: “L’impatto generato sulla governance la missione generale dell’azienda, etica, responsabilità e trasparenza; sui workers, benessere finanziario, fisico, professionale e sociale dei lavoratori. E sui customers, valore generato per i propri clienti diretti“. Flowe, inoltre, ha scelto di basare la propria analisi oltre al BIA (B Impact Assessment) anche al GRI (Global Reporting Initiative). Questo utilizzo congiunto rafforza l’impegno di Flowe rispetto alla sostenibilità.
Gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile alla base della società
Flowe nell’ultimo anno e mezzo ha sviluppato progettualità volte al costante miglioramento dell’ecosistema circostante. “Con gli SDGs dell’agenda ONU 2030 come pilastri del proprio agire, due sono stati i macro-obiettivi: educare la Next Generation ai temi della Humanovability, ovvero alle innovazioni funzionali alla sostenibilità e all’essere umano, e promuovere l’aumento della consapevolezza del proprio benessere sociale ed economico“. Diverse sono, in tal senso, le attività messe in campo; come l’utilizzo attivo dei propri canali social, il coinvolgimento dei giovani attraverso progetti progetti di entertainment e sostenibilità. O, ad esempio, la proposta di “Revolution“; un mese di appuntamenti e iniziative virtuali e fisiche dedicate ad educare sui temi della crisi ambientale come la piantumazione di 2021 alberi in Italia nel corso dell’anno. E ulteriori altre iniziative legate alla crisi climatica, o altri temi attuali come la disoccupazione.
A questo si aggiungono anche tutte le proposte educative di Flowe; diversi i contenuti presenti sull’app, come testimonianze, consigli e contribuiti forniti da esperti. Flowe offre dei modelli concreti a cui ispirarsi, offrendo ai giovani la possibilità di sviluppare tutto il proprio potenziale, attraverso passioni, interessi, fiducia, costanza e relazioni. In più, Flowe promuove lo sviluppo del potenziale personale con progetti come Self Made Club, un’academy per content creator che offre corsi di formazione online sulle professioni digitali.
Stimolare nuove consapevolezze
Oscar di Montigny, Presidente di Flowe, ricorda (usando le parole di Martin Luther King): “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla“. A queste parole, il Presidente di Flowe aggiunge: “Sollecitati dalla crisi ambientale, dai crescenti bisogni delle comunità e dalle richieste di collaboratori e dipendenti in fatto di benessere, gli imprenditori devono diventare oggi più che mai wise innovator che abbiano tra gli obiettivi oltre alla creazione di profitto anche quello di generare un impatto positivo sulla società, sull’ambiente, sulle persone. Il cambiamento di paradigma verso i principi della Humanovability è un’impresa possibile che passa necessariamente dall’educazione anche e soprattutto delle giovani generazioni“.
Nella convinzione che persone e quindi anche aziende migliori creino un mondo migliore, Flowe si è circondata di partner che ne condividono gli alti valori; anche grazie a loro, il raggiungimento dell’obiettivo B Corp è stato raggiunto. Un esempio è zeroCO2, una startup che si occupa di sostenibilità a 360°, attraverso progetti di riforestazione che generano sicurezza alimentare e sostegno economico per comunità locali. Anche Doconomy, una startup fintech che permette alle persone di tracciare l’impatto ambientale generato dai propri consumi. Thetys onlus, che si occupa della tutela dell’ambiente marino; e poi Aworld, piattaforma ufficiale a sostegno della campagna ACTNOW delle Nazioni Unite per l’azione individuale sui cambiamenti climatici e la sostenibilità.
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