Ambiente

In tutto il mondo si ricicla solo il 5% del litio contenuto nelle batterie

A causa dei processi di smaltimento molto costosi, il riciclo e il riutilizzo di questa sostanza è poco efficiente

Secondo recenti stime, sembra che solo il 5% del litio prodotto in tutto il mondo sia effettivamente riciclato; a ‘fermare’ o rallentare il riutilizzo di questa sostanza chimica il fatto che lo smaltimento risulta costoso e poco efficiente. Tuttavia, nonostante la quasi totale assenza di riciclo, il litio sembra destinato a far crescere la sua domanda; anche in vista della transizione ecologica, per la quale sono previste (tra le altre cose) anche l’utilizzo di batterie per le auto elettriche.

Perché non si ricicla il litio


Se dunque una domanda crescente di litio potrebbe far diminuire il suo costo di produzione, dall’altro lato l’impatto ambientale sembra essere considerevole. Secondo quanto dichiarato dalla BBC che ha chiesto il parere degli esperti di chimica dell’Università di Leicester, il riciclo delle batterie non è un processo semplice. Pare, infatti, che allo stato attuale, gli scienziati avrebbero ammesso che riciclare batterie esauste risulta più costoso che produrne di nuove.

Gli esperti dell’Università di Leicester avrebbero dichiarato alla BBC: L’attuale metodo consiste semplicemente nel tritare ogni cosa e cercare di purificare una complessa mistura in processi dispendiosi, ricavandone prodotti di bassa qualità“. Secondo quanto suggerisce il portale Libertà, le statistiche rivelano che solo il 5% delle batterie agli ioni di litio, utilizzate per auto e anche per gli smartphone, è riciclato. Riferisce ancora Libertà che le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia parlano di un aumento della richiesta di litio pari, oggi, a circa 165mila tonnellate annue.

auto elettrica

I rischi per l’ambiente

Nel caso in cui la transizione ecologica dovrebbe raggiungersi, come previsto, entro il 2030, la domanda di litio potrebbe, dunque, arrivare ad oltre 3 milioni di tonnellate. Se questo potrebbe comportare un ribasso del costo delle batterie di circa la metà dal prezzo attuale, dall’altro lato il processo di estrazione non è completamente cautelativo per l’ambiente. A tal proposito Wired chiarisce che tra Argentina, Bolivia e Cile si trovano le più grandi riserve di litio del mondo. Questo rappresenta per quei territori una ‘lama a doppio taglio’; se, infatti, sono potenzialmente in grado di rifornire praticamente la metà dell’offerta globale, dall’altro lato potrebbero essere vittime di un grande effetto collaterale per l’ambiente.

L’estrazione di litio, infatti, pur non essendo dispendiosa a livello economico, necessita di un’elevata quantità di acqua per poter essere effettuata. Nello specifico, per fornire un dato concreto, per estrarre una tonnellata di litio sono necessari all’incirca 2milioni di litri di acqua; il che significa un consumo di acqua che in certe regioni supera oltre la metà della risorsa disponibile. Dunque, anche alla luce del fatto che la transizione ecologica mira a tutelare l’ambiente, questa situazione merita di essere presa in considerazione al più presto.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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