Plastica in mare, il MiTE firma il protocollo per imballaggi sostenibili
Per arginare il fenomeno dell'inquinamento, il Ministero della Transizione Ecologica si impegna concretamente con un nuovo programma
Nell’ottica dell’economia circolare e per arginare l’inquinamento di plastica in mare, il MiTE firma il protocollo per imballaggi dei prodotti ittici. La nuova misura adottata dal Ministero della Transizione Ecologica si rende concreta attraverso il documento siglato con FederlegnoArredo, Alleanza delle Cooperative italiane Pesca e Marevivo; lo scopo è quello di promuovere la filiera ittica e al contempo tutelare i mari, ‘vittime’ sempre più costanti dei rifiuti che danneggiano i fondali e che procurano danni alla fauna acquatica.
Il protocollo d’intesa
I mari stanno pagando le conseguenze peggiori dell’inquinamento da plastica; sempre più spesso i fondali sono danneggiati dalla presenza di imballaggi o altri residui che vi si depositano alterandone la composizione. In egual mondo la plastica che finisce in mare rappresenta un pericolo, sempre più grave, per i pesci e le altre creature che vi abitano.
Alla luce di questa situazione, che esige di essere considerata, il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di firmare il protocollo d’intesa con la FederlegnoArredo, la Federazione Italiana delle industrie del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento; un accordo a cui prendono parte anche l’Alleanza delle Cooperative Italiane Pesca e l’associazione ambientalista Marevivo.
Ridurre la plastica in mare e aderire all’economia circolare
L’intento promosso dal protocollo siglato è quello di promuovere l’utilizzo di cassette per il contenimento e il trasporto dei prodotti ittici realizzate con materie prime rinnovabili. Come rivela il MiTE dalla pagina ufficiale del Ministero, l’obiettivo è quello di sperimentare e implementare l’utilizzo di imballaggi a basso impatto ambientale; l’iniziativa si avvale, inoltre, di azioni di sensibilizzazione e promozione sul territorio. In tal senso il protocollo si inserisce nel Piano Europeo d’azione per l’economia circolare e per l’attuazione della riduzione di plastica in mare.
Come specifica il Ministero della Transizione Ecologica dal suo sito ufficiale: “Si tratta di una delle iniziative assunte dal MiTE; in attuazione degli impegni della presidenza italiana del G20 sulla lotta al Plastic Marine Litter“; questo quanto affermato dal capo del Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi, Laura D’Aprile che aggiunge: “I risultati della sperimentazione consentiranno di acquisire dati ed informazioni utili per lo sviluppo di nuove filiere circolari. La cooperazione tra tutti gli attori del sistema è la strada vincente per sostenere e garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo“. Come conclude ancora il MiTE: “Con questo protocollo, infatti, per la prima volta attori diversi, fanno rete per sensibilizzare e diffondere l’uso di imballaggi riutilizzabili e sperimentare nuovi materiali“.
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