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Ricerca Axa: le aziende sono poco attente alla salute mentale dei dipendenti

Un supporto concreto alle esigenze psicologiche delle persone sviluppato attraverso i dati elaborati

Dai dati dell’edizione 2022 di Being Mind-Healthy, il nuovo report di Axa, emerge che le aziende non sembrano interessate alla salute mentale dei loro dipendenti. Come spiega Forbes, l’indagine è condotta da Ipsos e si basa su un campione di 11mila persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni; lo studio ha raccolto i dati in 11 paesi europei, tra cui anche l’Italia, e diversi territori asiatici. Ciò che risalta, in linea generale, è una diffusa condizione di disagio emotivo che si associa a stress e ansia; in certi casi si arriva ad una vera e propria forma patologica.

L’indagine sulla salute mentale elaborata da Axa ha lo scopo di suggerire nuovi bisogni di protezione, di prevenzione e tutela delle persone; suggerendo anche il supporto della tecnologia e della telemedicina. Come scrive Forbes, Antimo Peretta, CEO Eurpe&Latam di Axa spiega: “Il costo delle malattie legate alla mente e non diagnosticate o mal gestite è colossale“.

Axa e l’importanza della salute mentale

Secondo quanto affermato ancora dal CEO Peretta: “Axa vuole avere un impatto positivo sulla salute e sul benessere della mente su larga scala, per prevenire meglio i problemi di salute“. Per valutare lo stato di benessere metanale, lo studio ha elaborato il Mind Health Index; si tratta di un indice che mira ad indicare situazioni critiche prima che esse si possano trasformare in patologiche. Non solo, l’Index fornisce anche azioni possibili per migliorare le situazioni.

I profili che la ricerca ha definito sono quattro; Fluorishing: combinare benessere sociale, emotivo e psicologico ad un livello di soddisfazione massima; Getting by: mostrare benessere solo in alcune aree e una percezione di benessere totale meno intensa; Languishing: mostrare assenza di benessere e non sentirsi al pieno delle proprie capacità; Struggling: assenza totale di benessere e associare la fatica al disagio emotivo e agli strati psicosociali.

Verso soluzioni concrete

Tra le categorie più colpite, specialmente in Italia, ci sarebbero le donne e i più giovani. Secondo l’indagine emerge che gli italiani pongono la Pandemia come una delle cause principali di fonte di stress e malessere psicologico; ma c’è di più. Scrive Forbes, riportando alcuni dati della ricerca di Axa che il 24% degli intervistati ritiene che il sistema sanitario pubblico fornisca un supporto adeguato; inoltre, solo il 31% ritiene che il proprio datore di lavoro dia sostegno ai dipendenti in caso di disagi legati alla salute e al benessere mentale.

Questi dati fanno emergere la necessità di agevolare nuovi sistemi di prevenzione che abbiano come scopo quello di tutelare le patologie legate alla psiche. Proprio per questo, in questi anni la piattaforma digitale dedica alla salute, Axa, ha sviluppato (e continua a sviluppare) soluzioni per il supporto della salute mentale; come, ad esempio, la promozione del teleconsulto con professionisti. Il benessere della mente è fondamentale e merita di essere supportato e tutelato, anche con sportelli di consulenza proprio all’interno dei posti di lavoro.

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