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Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ottavo obiettivo: lavoro dignitoso e crescita economica

Lo sviluppo di un'economia che si presenti come inclusiva, sostenibile e duratura per ogni individuo

Il lavoro è il focus dell’ottavo Obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dalle Nazioni Unite. Secondo recenti dati, nel mondo sono oltre 200 milioni le persone che sono prive di una fonte di guadagno; e tra questi, la maggior parte, sono giovani. il Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC) riferisce che all’incirca la metà della popolazione mondiale, ad oggi, vive con l’equivalente di due dollari al giorno. Inoltre, anche avere un lavoro, in molte parti del mondo, non esclude la possibilità di essere poveri.

Si tratta di un progresso lento e basato sulle diseguaglianze sociali ed economiche che esige di essere riconsiderato; proprio su questo si basa il Goal 8 dell’Agenda 2030. L’ottavo Obiettivo mira, infatti, a raggiungere un livello che garantisca un lavoro dignitoso e una crescita economica che siano: inclusivi, sostenibili e duraturi per tutti.

I dati sulla povertà nel mondo

A causare i disequilibri sociali ed economici attualmente contribuiscono diversi fattori. La povertà nel mondo deriva in primis da una prolungata mancanza di opportunità di lavoro dignitose; ma anche da investimenti insufficienti e sottoconsumo che continuano a creare dei divari importanti che si oppongono ai fondamenti delle società democratiche, secondo cui ciascuno dovrebbe contribuire al progresso. Risulta fondamentale dunque attuare politiche che s’impegnino nella creazione di posti di lavoro dignitosi e di qualità per tutti; una crescita economica e sostenibile, così come auspicato dall’Agenda 2030, richiede la creazione di nuovi posti di lavoro, che accrescano l’economia ma che non danneggino l’ambiente.

L’intera popolazione mondiale, in età lavorativa, necessita di un lavoro dignitoso. Ad oggi, come rivela il sito ufficiale dell’UNRIC: “La disoccupazione globale è salita da 170 milioni nel 2007 a quasi 202 milioni nel 2012; di questi, circa 75 milioni sono giovani donne e uomini“. Inoltre sono oltre i 2 miliardi le persone che vivono al di sotto della soglia dei 2 dollari al giorno. Specifica ancora l’organo delle Nazioni Unite: “A livello globale sono necessari 470 milioni di impieghi per coloro che entreranno nel mercato del lavoro tra il 2016 e il 2030“.

I primi traguardi specificati nell’ottavo Obiettivo dell’Agenda 2030

Alla luce di quanto specificato fino ad ora, l’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si propone, anche in questo caso, di raggiungere dei traguardi prestabiliti. Innanzitutto, al primo posto vi è la prerogativa di sostenere la crescita economica pro capite in conformità alle condizioni nazionali; mirando, in particolare, ad una crescita annua di almeno il 7% del prodotto interno lordo nei paesi in via di sviluppo. La diversificazione, il progresso tecnologico e l’innovazione, come stabilisce il punto 8.2, devono essere considerati, inoltre, ottimi sostegni della crescita economica.

Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l’imprenditoria, la creatività e l’innovazione” recita il punto 8.3; il quale auspica che queste attività incoraggino la resa formale e la crescita anche delle piccole-medie imprese. Entro il 2030, nel successivo punto, si mira a migliorare progressivamente l’efficienza globale nel consumo e nella produzione di risorse; a questo si aggiunge anche il desiderio esplicito di separare definitivamente la crescita economica dal degrado ambientale.

Gli altri punti del Goal 8

Un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti (uomini e donne) entro il 2030; questo il punto 8.5, nel quale viene esaltata l’inclusività anche delle persone con disabilità. Il successivo punto, complementarmente, mira a “Ridurre entro il 2030 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione“. Il traguardo compreso nel punto 8.7 auspica alla richiesta di provvedimenti che aboliscano definitivamente ogni forma di schiavitù moderna; il lavoro forzato, la tratta di esseri umani, il lavoro minorile e il reclutamento di bambini soldato tra le principali forme.

Il diritto al lavoro e un ambiente sano e sicuro per tutti sono promossi nel successivo traguardo; ad esso si lega il punto 8.9 nel quale si auspica di concepire ed implementare un turismo sostenibile che, oltre ad incrementare il lavoro, promuove la cultura locale. Ed infine, l’ultimo punto mira a “rafforzare la capacità degli istituti finanziari interni per incoraggiare e aumentare l’utilizzo di servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti“. Ciascun punto, inoltre, si propone di essere raggiunto attraverso misure precise; esse consistono nel sostengo ai paesi meno sviluppati o in via di sviluppo e nello sviluppare una strategia globale per l’occupazione giovanile.

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