Nella stazione Garbatella di Roma, è arrivato il primo mosaico in bioresina nel segno della sostenibilità: The Endless Growth; si tratta del primo green smart wall della Capitale. La nuova agorà digitale è stata realizzata da Jordi Alessandro Belli Tabi; l’opera, installata su un muro di 50 mq adiacente alla Metro B, è la vincitrice del Myllennium Award, sezione MyCity – Premio speciale Youbarn2030. Si tratta di un’istallazione che si ‘prende cura’ dell’ambiente; un mosaico composto da bio-piastrelle e dotato di tecnologia IoT.
L’opera si inserisce in un’attività di riqualificazione urbana; si presenta come un elemento di innovazione tecnologica, in una delle zone più trafficate della Capitale. “Un’opera d’arte digitale e a impatto zero” si legge sul comunicato che diffonde la notizia. Oltre all’aspetto estetico, The Endless Growth è un monumento innovativo, dotato di connessione wi-fi (gratuita) e diversi contenuti digitali e aggiornati, fornisce un servizio utile e smart ai cittadini.
Le due ‘facce’ di The Endless Growth
The Endless Growth è anche la prima foto monumentale in bioresina della Capitale; con essa si aprono nuove frontiere per l’accessibilità e usabilità ma l’opera lancia, al tempo stesso, un messaggio ben preciso: “l’importanza dell’R Factor, Reduce, Reuse, Recycle; il fattore intorno al quale si gioca il futuro, il fattore della sostenibilità e dell’economia circolare“. L’opera, secondo l’intenzione dell’artista romano Jordi Bello Tabbi (classe ’94), indaga sulla dualità della crescita naturale e industriale, artefatta. Questo dualismo è rappresentato da due personificazioni; da un lato il consumismo e i materiali plastici e nocivi che sottomettono l’uomo, dall’altro la natura.
Entrambe le ‘facce’ di questo dualismo sono viste da una prospettiva basata sulla crescita inarrestabile. Del resto, lo scopo di Myllennium Award è quello di investire sulle nuove generazioni in prospettiva del futuro. La sezione MyCity, premia l’arte di strada e della rigenerazione urbana e che attraverso la collaborazione con Yourban2030, introduce innovazione e tematiche legate all’Agenda 2030. Il tema scelto per quest’anno, infatti, si lega all’ambiente: “R-Factor, la risposta della natura al cambiamento climatico si tramuta in resilienza: una verità invisibile allo sguardo, un istante catturabile attraverso una rappresentazione fotografica“.
Un’opera sostenibile
Importante sottolineare come la bio-piastrella con cui si compone il mosaico, ideata da GraffitiForSmartCity, sia al 100% biodegradabile; composta da materie prime interamente provenienti da fonti rinnovabili, nel rispetto totale dell’ambiente e senza utilizzo di petrolio e derivati. Come si legge sulla nota che diffonde la notizia, il presidente di Myllennium Award, Paolo Barletta, ha commentato il progetto in maniera entusiasta; “Un nuovo esempio di rigenerazione urbana che abbraccia i temi dell’Agenda 2030. Un’opera che denuncia il conflitto che vive il nostro Pianeta, tra bisogni umani e bisogni della natura. Il tema del dualismo Uomo/Pianeta è oggi di assoluta attualità e ci prospetta risvolti drammatici se guardiamo soprattutto al prossimo futuro. Un futuro che sarà necessariamente dei giovani di oggi, ma che domani saranno adulti, madri e padri, professionisti, politici o artisti. Il Myllennium continuerà a sostenere e incentivare i giovani di talento ad esprimersi non solo con l’arte, ma attraverso tutti i loro interessi, passioni e innovazioni, qualsiasi esse siano“.
Veronica De Angelis, Presidente e fondatrice della no-profit Yourban2030, ha spiegato, infine: “Proseguiamo la nostra mission di sviluppo di nuovi orizzonti attraverso la tecnologia e l’innovazione. In questo caso, non solo l’innovazione incontra, come sempre nei nostri interventi, ambiente e bellezza, riqualificazione urbana e arte, ma si fa anche riflessione sull’uso del digitale che in questo caso si trasforma in momento di incontro e socialità, unendo le persone ai piedi di una nuova opera per Roma, per avvicinarle e restituire al territorio uno spazio che così si trasforma da passaggio veloce e disattento a luogo in cui fermarsi, assaporando una bellezza necessaria alla qualità della vita”.
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