Come si legge sulla pagina ufficiale del Ministero per la Transizione Ecologica, l’Italia ha reso noti i propri impegni e le alleanze nazionali raggiunte durante il corso della Cop26. Oltre alla firma posta sul Patto per il Clima, che sancisce l’accordo finale trai paesi che hanno preso parte alla Conferenza delle Parti di Glasgow, il Paese ribadisce l’impegno a: raggiungere l’obiettivo emissioni nette pari a zero entro il 2050; creare almeno sei corridoi verdi entro la metà di questo decennio; aumentare la produzione di energia pulita per accelerare la transizione energetica; incentivare lo sviluppo sostenibile agricolo delle foreste e di altri ecosistemi. Tramite la sottoscrizione di documenti e alleanze l’Italia intende sostenere il suo impegno concreto nella lotta contro la crisi climatica.
Impegni dell’Italia dopo la Cop26: zero emissioni
Tra gli impegni che l’Italia intende perseguire dalla partecipazione alla Cop26 appare l’International Aviation Climate Ambition Coalition; ovvero l’obiettivo che prospetta di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050 e garantire la massima efficacia del meccanismo “Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation” (CORSIA).
Il secondo impegno preso dal nostro Paese è il Clydebank Declaration For Green Shipping Corridors; esso fa riferimento alla creazione di corridoi di navigazioni verdi/rotte marittime che siano a zero emissioni e che colleghino 2 o più porti. L’obiettivo globale, nato con questo impegno, è quello di promuovere la creazione di almeno sei corridoi verdi entro la metà del decennio in corso. L’idea generale è quella di avere molti corridoi in funzione entro il 2030; per questo si punta a scalare l’attività negli anni, creando più rotte e/o più lunghe, sulle quali possano navigare sempre più navi.
Energie pulite e crescita ‘verde’
Il terzo impegno è definito Breakthrough Agenda; lanciato al World Leaders Summit, esso prevede che i paesi lavorino insieme nel prossimo decennio per accelerare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie pulite e sostenibili, in maniera inclusiva per tutti. Il quarto e successivo impegno è il Co-Chairs Conclusions of Education And Environment Ministers Summit at Cop26; si tratta di un progetto che riconosce l’educazione come un processo di apprendimento a livello di società capace di fornire a tutti: conoscenze, valori, abilità e approcci necessari per consentire un’azione concreta che combatta il cambiamento climatico.
Il Supporting the Conditions for a Just Transition Internationally, al quale l’Italia aderisce, riguarda invece gli obiettivi di crescita verde; esso si basa sugli impegni per la transizione ecologica stabiliti nella Dichiarazione della Slesia in Polonia e nell’iniziativa Climate Action for Jobs. Sesto impegno è il Global Coal to Clean Power Transition Statement; esso riguarda la transizione dal carbone all’energia pulita. Nel dettaglio i paesi che hanno firmato questa alleanza riconoscono nella produzione di carbone la principale causa dell’aumento della temperatura globale.
Abbandono combustibili fossili e promozione fonti rinnovabili
Segue lo Statement on International Public Support for the Clean Energy Transition; il progetto, al quale l’Italia ha aderito, è relativo, oltre che alla transizione verso l’energia pulita, anche all’abbandono totale dei combustibili fossili. Ottavo impegno che coinvolge l’Italia è il Green Grids Initiative – One Sun One World One Grid: One Sun Declaration; esso mira a realizzare One Sun One World One Grid, attraverso reti verdi interconnesse, tramite investimenti nell’energia solare ed eolica e nell’immagazzinamento e generazione di altre energie rinnovabili in luoghi dotati di risorse rinnovabili.
La Forests, Agriculture and Commodity Trade mira, invece, a creare un processo per incentivare lo sviluppo agricolo sostenibile nelle foreste e in altri ecosistemi; con l’obiettivo di sostenere anche posti di lavoro, mezzi di sussistenza e commercio. Il successivo obiettivo è stato denominato Glasgow Leaders’ Declaration on Forests and Land Use; esso fa riferimento al ruolo cruciale e interdipendente rivestito dalle foreste e dalla biodiversità. Promosso in questo obiettivo un uso sostenibile del suolo per contribuire e raggiungere l’equilibrio tra emissione di gas serra di origine antropica e quelle assorbite dai bacini forestali; il presupposto è quello di adattarsi ai cambiamenti climatici e proteggere gli ecosistemi. Ed infine chiude il quadro delle alleanze dell’Italia alla Cop26 il Beyond Oil and Gas Alliance (Boga); tramite questa alleanza il Paese si impegna al raggiungimento di una completa transizione energetica e a raggiungere i target di neutralità climatica indicati dagli Accordi di Parigi.
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