Con il termine B Corp o Certified B Corporation si identificano le aziende che hanno ottenuto la certificazione nella quale viene confermato l’impegno a rispettare determinati standard: performance, trasparenza e responsabilità. Tali realtà aziendali operano, inoltre, in modo da rendere il loro impatto su dipendenti, clienti e ambiente, sempre fortemente positivo. Si tratta in qualche modo di una sorta di ‘patto bilanciato’ tra il profitto (economia dunque) e l’etica; ovvero l’interesse a guardare, oltre che al rendimento in termini monetari, anche alla sostenibilità.
Il modello B Corp è nato nel 2006 negli USA e, si è diffuso ben presto in molti altri paesi; ad oggi più di 50 stati nel mondo, con circa 3000 aziende di diversi settori, hanno ottenuto una certificazione B Corp. Anche l’Italia con oltre 80 aziende dalla moda, alla cosmesi vanta un percorso verso la sostenibilità non indifferente. Per fare qualche esempio, Nativa (design company; dal 2012 ha introdotto nel nostro Paese le B Corp), NWG Energia (commercializzazione di energia elettrica proveniente al 100% da fonte rinnovabile; è la prima società benefit certificata B Corp nel settore energia in Italia), NWG S.p.A. (azienda attiva nel mercato del fotovoltaico) o Perlage DOCG (cantina biologica).
Gli step per ottenere la certificazione B Corp
La certificazione B Corp viene rilasciata da B Lab un ente non-profit statunitense; essa attesta l’impegno delle diverse aziende verso le tematiche sociali e ambientali; ma non si tratta di un ‘merito’ permanente. La Certified B Corporation, infatti, prevede degli step da superare per essere ottenuta e mantenuta. Ogni azienda, infatti, deve riempire il questionario BIA (Business Impact Assessment); quest’ultimo si presenta come un strumento di analisi strutturato in 5 aree ben precise.
La prima area è quella della governance e riguarda la responsabilità e la trasparenza; la seconda area, persone, riguarda i dipendenti e dunque: formazione, salari, benefit, qualità dell’ambiente lavorativo ecc; la terza area è quella inerente alla comunità e riguarda, dunque, le politiche di fornitura e logistica, la creazione di posti di lavoro, azioni che supportino la comunità e quant’altro; la quarta area è relativa all’ambiente e, dunque, alle pratiche che garantiscano, ad esempio, efficienza energetica, riduzione e smaltimento dei rifiuti e ridotti impatti ambientali in tutta la filiera; la quinta area, infine, riguarda gli impatti positivi dei prodotti e/o servizi nei clienti.
I benefici della certificazione
Dopo aver superato il questionario con una valutazione di almeno 80/200, le aziende sono sottoposto ad un’ulteriore verifica attraverso un processo di validazione; va da se che le aziende sono tutte tenute a fornire la documentazione opportuna che attesti quanto affermato. Superati tutti gli step necessari è possibile ricevere lo status di B Corp e poter utilizzare sui propri prodotti e le proprie comunicazioni il ‘marchio’ Certified B Corp; la certificazione è valida per tre anni, periodo dopo il quale potrà essere rinnovata solo dagli enti competenti. Bene precisare, inoltre, che essere B Corp equivale anche alla possibilità di poter accedere ai vari servizi e strumenti per la misurazione dell’impatto sociale delle aziende (Business Impact Assessment).
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