La Spagna brucia; al sud del paese roghi fuori controllo e migliaia di ettari di terreno andati perduti per sempre. Una situazione allarmante che sembra non trovare ancora una conclusione. Gli incendi che stanno colpendo parte della penisola iberica sembrano non voler trovare tregua; sono 7.400 gli ettari bruciati e più di 2000 le persone evacuate dalle loro abitazioni.
Come si legge su Ansa: “Rimane fuori controllo un incendio di caratteristiche complesse ed eccezionali scoppiato mercoledì scorso in provincia di Malaga, nel sud della Spagna“. Sono diversi i comuni invasi dalle fiamma, molti situati nella Sierra Bermeja; quest’ultima si caratterizza per essere particolarmente montuosa e composta da un’orografia che non agevola le operazioni di spegnimento.
Incendi incontenibili mai visti prima d’ora
Scrive su Twitter il presidente della regione Andalusia, Juanma Moreno: “Non si riposa nella Sierra Bermeja. Si continua a lottare centimetro per centimetro per contenere un incendio devastante“. Dopo più di 72 ore di lavoro ininterrotto per contenere le fiamme, l’incendio si è complicato di nuovo; le fiamme insistenti hanno costretto le autorità a evacuare altre persone oltre le prime 1000 già allontanate, con un totale di 2.670 evacuati. Numeri altrettanto allarmanti riguardano la porzione di terra andata distrutta; si parla di 7.400 ettari perduti sotto le fiamme.
In un’intervista concessa alla radio Cadena Ser, Carmen Crespo, assessore allo Sviluppo Sostenibile della regione Andalusia, ha dichiarato: “Sono due incendi che si sono uniti“; sebbene non vi sia la speranza che l’incendio possa placarsi nelle prossime ore, la Crespo ha rivelato che i lavori non si fermeranno nemmeno durante la notte. Si legge ancora su Ansa che, secondo il direttore del piano antincendi, non si era mai visto un disastro di tale portata. Accanto ai pompieri sono arrivati nelle ultime ore anche gli uomini dell’Unità Militare d’Emergenza.
LEGGI ANCHE: Decreto Legge Incendi: verso l’approvazione in Consiglio dei Ministri