In coerenza con il Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), il Consiglio dei Ministri ha votato il decreto che intende accelerare la transizione dei combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili. Questo quanto si apprende dalla pagina ufficiale del MiTE, il Ministero della Transizione Ecologica; l’intenzione primaria resta quella di aiutare l’ambiente attraverso l’utilizzo di energia più ‘pulita’ e meno inquinante.
Al fine di agevolare la transizione alle fonti rinnovabili, sono individuati strumenti che si calibrano sulla base dei “settori d’uso, delle tipologie di interventi e della dimensione degli impianti“; l’approccio studiato e desiderato mira al contenimento del consumo del suolo e allo stesso tempo alla diminuzione dell’impatto sul paesaggio e l’ambiente.
I punti chiave del decreto per fonti rinnovabili
Come si legge sulla pagina ufficiale del MiTE: “L’approccio per le autorizzazioni è quello della semplificazione e di una partecipazione positiva degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni; tramite un percorso condiviso di individuazione di aree idonee“. Per ciò che concerne gli incentivi, invece, si è scelto di semplificare l’accesso ai meccanismi; e allo stesso tempo di fornire maggiore stabilità attraverso un programma quinquennale. Affinché il nuovo piano possa essere realizzato, risulta fondamentale la realizzazione di infrastrutture necessarie per la gestione delle produzioni degli impianti a fonti rinnovabili.
Dal decreto si prevede innanzitutto un’accelerazione nello sviluppo della rete elettrica e della rete gas; prevista, inoltre, la semplificazione per la realizzazione degli elettrolizzatori alimentati da fonti rinnovabili. Lo schema di decreto prevede, in aggiunta, diverse disposizioni che si presentano nell’ottica del Green New Deal; esse sono necessarie per permettere l’attuazione delle misure del PNRR, in riferimento, ovviamente, all’energia proveniente da fonti rinnovabili. La finalità risulta, dunque, quella di individuare misure e strumenti coordinati e orientati all’innovazione e all’aggiornamento degli obiettivi nazionali in seguito alla modifica della legge europea sul clima, in attuazione del pacchetto Fit for 55.
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