Nelle ultime ore l’Unione Europea ha dato un segnale molto forte nella lotta al cambiamento climatico. Se infatti per la ‘causa’ è necessario l’impegno di ogni singolo cittadino, sono proprio le autorità statali e quelle continentali a dover dettare delle linee guida ben specifiche in merito. La crisi del nostro Pianeta non si combatte con della semplice retorica: occorrono azioni mirate affinché l’uomo smetta di essere deleterio per la Terra di cui è ospite. Come detto, finalmente è ufficiale: dal prossimo 14 luglio la neutralità climatica da raggiungere entro il 2050 sarà ufficialmente una legge UE.
Il Consiglio Europeo ha dunque dato la sua approvazione ufficiale in merito all’entrata in vigore di tale norma. Ciò è avvenuto successivamente all’ok dell’Europarlamento, dove pochi giorni fa è stato raggiunto un accordo in chiave politica. Ora che la norma c’è, non resta che agire: la neutralità climatica entro il 2050 è un obiettivo sfidante, ma non per questo irraggiungibile. Oltre a quello a lungo termine, l’Europa ha fissato degli obiettivi precisi che dovranno essere rispettati dai paesi membri con il passare degli anni.
Obiettivi a medio e lungo termine
“L’Europa ha la sua prima legge sul clima. I giovani erano scesi in strada per chiedere all’UE di agire contro i cambiamenti climatici e l’Ue lo ha fatto”. Così ha commentato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Saranno due gli appuntamenti sul medio termine per far sì che il raggiungimento della neutralità climatica non rimanga un’utopia. Il primo è fissato per il 2030: entro nove anni da oggi dovremo infatti esser capaci di abbattere le emissioni di gas serra almeno del 55% rispetto alle misurazioni effettuate nel 1990. Nel 2040 invece l’Unione Europea dovrà essere ad un buon punto rispetto a tale impresa: la nuova legge prevede infatti che vengano stabiliti degli obiettivi intermedi. Occorre serietà per salvaguardare il nostro Pianeta: è arrivato il tempo delle azioni concrete.
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