Ambiente

Solo il 3% delle terre emerse è ecologicamente intatto: il dato è spaventoso

In tantissimi casi facciamo discorsi riguardanti l’impatto che l’uomo ha avuto sul nostro Pianeta, ma quando a parlare sono i numeri la storia è differente. Perché purtroppo siamo fatti così: finché l’evidenza non ci mette di fronte ad un dato chiaro e limpido, prova lampante delle difficoltà che possiamo creare alla nostra Terra, di fatto non ci convinciamo. Sbagliando s’impara dice il detto popolare, ma l’uomo nei confronti della natura sembra non imparare praticamente mai. Oggi vogliamo sottoporvi un dato del quale siamo venuti a conoscenza grazie ad una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Forests and Global Change. Esclusivamente il 3% delle terre emerse è ecologicamente intatto.

Ciò, di riflesso, significa che la pressione antropica ha intaccato qualcosa come il 97% della superficie terrestre. Parliamo di un dato totalmente sottostimato fino a pochi mesi fa. Lavori precedenti in effetti attestavano la “terra vergine” tra il 20 ed il 40%, ma secondo i calcoli di questo nuovo studio, approssimativamente, non si arriva nemmeno al 5%. Ciò perché fino a poco fa si è prediletto uno studio satellitare, il quale non prende effettivamente in analisi ciò che avviene sulla Terra, come la scomparsa di alcune specie fondamentali per il bilanciamento dell’ecosistema.

I numeri sono sconcertanti

Di fronte ad un numero simile, non possiamo che rimanere sconcertati. Il 3% della Terra è davvero un dato esiguo, soprattutto pensando che le aree non ancora intaccate sono abbastanza circoscritte. I firmatari del lavoro sostengono infatti che queste siano prettamente situate nei luoghi letteralmente irraggiungibili dall’uomo, come le zone più interne delle foreste tropicali dell’Amazzonia e del Congo.

Altri piccoli spot inesplorati, o quantomeno definibili “vergini” sono quelli della tundra canadese, della Siberia orientale e del Deserto del Sahara. Davvero qualcosa di impressionante. Non resta che mettere in atto il detto citato inizialmente: quantomeno potremo pensare a proteggere gli ecosistemi più in difficoltà della nostra Terra.

 

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