Ormai l’uomo è abituato a vivere in un contesto urbano. Le città di oggi tuttavia sono sempre più spesso ricche di palazzi e cemento che non di spazi verdi, giardini e piante. Non è strano per l’uomo non osservare nessuno spazio verde all’interno della città, a maggior ragione se i suoi spostamenti avvengono in periferia. Infatti queste realtà un po’ al di fuori del centro città rivelano spazi degradati e grigi. Il progetto Alberi in periferia, guidato da Andrea Loreti, ha come obiettivo proprio la riqualifica delle periferie e delle aree urbane prive di zone verdi. Piantare un albero infatti sembra essere una soluzione intelligente per limitare la circolazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera.
Un solo albero infatti è in grado di produrre in un anno il quantitativo di ossigeno necessario per dieci persone. Insomma, questa iniziativa sembra essere una vera ventata di aria fresca – letteralmente – sia per il nostro Pianeta che per noi esseri umani.
Più alberi, meno smog
Gli alberi, e ragionando più in grande le aree verdi, possono ripulire l’aria dalle numerose sostanze inquinanti e offrire alle aree periferiche delle città un aspetto esteticamente più bello e ordinato. Il progetto Alberi in periferia è riuscito fin ora a piantare più di 100 alberi nelle periferie italiane. Tra questi ultimi spiccano senz’altro ulivi, alberi da frutto e allori. Oltre a rendere più belle e “pulite” le città, le zone verdi aiutano a ridurre il forte impatto acustico prodotto dalle automobili. Gli alberi infatti riescono a formare delle vere barriere fonoassorbenti naturali. Non male per delle metropoli invase dal traffico e dai suoni di clacson.
Ovviamente piantare della vegetazione è anche una responsabilità e quest’ultima è affidata per due anni dopo la piantumazione a dei volontari. In questo periodo Alberi in periferia vorrebbe riuscire a piantare almeno altre 50 piante per le zone periferiche di Roma e sta chiedendo aiuto ai singoli cittadini.
Piantare un albero potrebbe sembrare una stupidaggine, ma riempire le città di zone verdi e spazi dedicati alle piante, risolverebbe almeno alcuni dei problemi principali delle metropoli.
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