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Oggi è l’equinozio di primavera? La risposta è negativa, ecco perché

Una delle prime cose che si insegna ad un bambino alle scuole elementari è il nome delle stagioni, le rispettive caratteristiche e le date corrispondenti ad equinozi e solstizi. Stando a quanto abbiamo imparato da ragazzini dunque oggi, 21 marzo, dovremmo festeggiare l’esordio della primavera. Ci duole informarvi che in realtà, se state festeggiando l’arrivo della stagione in cui i sbocciano i fiori e l’aria si comincia a riscaldare, siete in ritardo di un giorno. La canonica data dell’equinozio di primavera fu stabilita ufficialmente al Concilio di Nicea nel lontano 325 d.C per poi essere confermata da Papa Gregorio XIII nel 1582. Il progredire della scienza ci mette in realtà di fronte una verità differente.

Perché in realtà quello dell’equinozio di primavera è un solo momento, unico in tutto l’anno. Si tratta dell’attimo in cui la nostra stella, ovvero il Sole, attraversa l’orizzonte celeste toccando quello che in gergo è chiamato il punto vernale. Nient’altro che l’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste. Ma senza entrare in ulteriori tecnicismi, come anticipato, vi basti sapere che questo momento per il 2021 è già passato.

Ecco la verità scientifica

L’equinozio di primavera per il 2021 infatti è stato ieri, 20 marzo, alle 10:37 ora italiana. Questo cade nella data appena citata per la quattordicesima volta consecutiva e continuerà a farlo fino al 2044. Ciò che potrà variare sarà esclusivamente l’orario, ma non il giorno.

Secondo calcoli scientifici molto dettagliati l’equinozio di primavera cadrà addirittura un giorno prima, ovvero il 19 marzo, tra 23 anni. Per veder rispettata la data che le nostre maestre ci hanno insegnato durante i primi anni di scuola dovremo invece attendere addirittura il 2102.

Niente paura comunque, non cambia molto. L’importante è che le azioni umane siano focalizzate al rispetto della natura e alla conseguente stabilità del clima. Se così non fosse non ci sarà più bisogno di parlare di stagioni conseguentemente di equinozio di primavera o solstizio d’inverno.

 

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