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Shoebill, l’uccello con la testa di balena: alcune caratteristiche

È impossibile conoscere tutte le specie animali presenti in natura. Anche i maggiori esperti in materia riscontrano spesso difficoltà nel riconoscere specie più rare e magari mai avvistate prima. Quando si tratta di uccelli la questione è ancora più complicata. Questi ultimi si dividono in numerose famiglie e ognuna di esse ha diverse caratteristiche peculiari. Oggi ad esempio vogliamo parlarvi dello Shoebill, un uccello particolare e davvero molto strambo. Il suo corpo infatti possiede delle caratteristiche alquanto insolite, che lo fanno somigliare senza ombra di dubbio ad altri animali presenti sul nostro Pianeta.

Lo Shoebill infatti viene spesso paragonato ad un cetaceo ed è chiamato anche “uccello con la testa di balena”. Scopriamo insieme qualche altro dettaglio sullo Shoebill e sull’ambiente in cui è solito vivere.

Un becco da cetaceo o di scarpa

Lo Shoebill è un uccello pelecaniforme di grandi dimensioni come la cicogna e fa parte della famiglia delle Balaenicipitidae. Il suo nome deriva senza ombra di dubbio dall’insolita forma del suo becco. Quest’ultimo infatti è molto grande e ricorda il muso delle più popolari balene, ma molti hanno ipotizzato anche una somiglianza con una scarpa.

Gli esemplari adulti dello Shoebill possiedono un piumaggio grigio perla molto elegante, mentre i cuccioli sono marroncini. Il grande becco invece è giallognolo, ma può essere caratterizzato da macchioline grigie più scure. È proprio quest’ultimo a renderlo il terzo becco più lungo tra gli uccelli presenti in natura. Il suo record è superato solo dal pellicano e dalle cicogne. I maschi possono arrivare a pesare fino a 7kg, mentre le femmine non superano mai i 4kg. Questa specie di uccelli vive per lo più nelle aree tropicali dell’est africano.

Tuttavia lo Shoebill è stato avvistato anche nelle aree paludose del Sudan e della Zambia. La dieta di questo uccello non è molto varia. Infatti si nutre solamente di pesci e di altri vertebrati sulla terraferma come le tartarughe. Il suo becco infatti, grazie alle sue dimensioni, è adatto per cacciare anche prede molto grandi.

 

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