Nonostante l’uomo viva a contatto con la natura fin dai suoi albori, questa continua a regalare un numero incredibile di sorprese. In oltre 200 mila anni infatti la nostra specie ha avuto modo di studiare una moltitudine di particolarità rispetto al mondo che la circonda, ma la gran parte di queste va ancora decifrata. In passato ad esempio si credeva che il leone bianco fosse esclusivamente una creatura immaginaria appartenente alle leggende della cultura sudafricana. Oggi siamo in grado di affermare invece che questo splendido animale esiste eccome. Studi specifici hanno di fatto escluso che si tratti di una sottospecie del leone “classico”.
Gli esemplari di leone bianco infatti sono pochissimi in tutto il mondo: tale caratteristica è dovuta ad un polimorfismo genetico legato ad una condizione di leucismo. Il suo nome scientifico è Panthera leo krugeri non a caso: il Parco Kruger, in Sudafrica, è sostanzialmente l’unico spot naturale dove questi animali prendono vita. Se infatti girando per gli zoo di tutto il mondo avrete occasione di incontrare un leone bianco, sappiate che questo è nato e cresciuto in cattività. Rispettando le regole della genetica di fatto è molto semplice far si che il neonato leone presenti queste particolari caratteristiche. Basta infatti che entrambi i suoi genitori siano leoni bianchi.
Una bellezza sensazionale
L’ultimo censimento rispetto alla diffusione di questo spettacolare animale è inesorabile. Parliamo di circa 40 esemplari in tutto il mondo. Non c’è da sorprendersi infatti se, rispetto alla classificazione IUCN il leone bianco è considerato a rischio critico di estinzione.
La particolare colorazione nella maggior parte dei casi costituisce una “sfortuna” per il felino. Grazie al suo insolito pelo infatti questo si rende più visibile alle prede, inficiando non poco sulla qualità della sua caccia. Anche nei rispetto al rapporto con l’uomo il leone bianco non è poi così contento delle sue caratteristiche. Nell’ambiente della savana infatti il Panthera leo krugeri risulta molto visibile, rischiando di cadere nelle grinfie dei bracconieri.
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