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Aeroporti e cambiamenti climatici: 100 scali a rischio inondazione

Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono innumerevoli e, inevitabilmente, rischiano di inficiare sulla nostra esistenza in molteplici frangenti. Pensare all’aumento delle temperature come un evento fine a sé stesso è ciò che di più sbagliato possa avvenire. Questo processo infatti comporterà – e già ha iniziato – un importante innalzamento del livello dei mari. Nonostante l’uomo creda di essere l’essere più intelligente del Pianeta, oggi ci rendiamo conto anche anche le opere da esso concepite rischiano di subire dei danni importanti. Un esempio lampante è costituito dagli aeroporti che, in caso di un ulteriore (e ormai scontato) aumento delle temperature rischierebbero l’inondazione.

Vi abbiamo parlato molto spesso del processo dell’erosione: i ghiacci si sciolgono, il livello degli oceani sale e la terraferma perde spazio. Una ricerca condotta dalla scuola di ingegneria dell’Università di Newcastle e pubblicata su Climate Risk Management ha voluto studiare proprio il suddetto argomento. Quanti aeroporti sarebbero a rischio inondazione nel 2100?

Planeremo sull’acqua?

Lo studio ha preso in analisi la situazione di 14 mila strutture in giro per il mondo. Con un aumento della temperatura pari a 2 gradi, 100 di questi aeroporti rischierebbero una continua inondazione. Si troverebbero infatti sotto il livello del mare entro il 2100.

Proiettando l’aumento delle temperature sopra gli standard imposti dagli accordi di Parigi, cioè oltre i due gradi di aumento rispetto all’epoca preindustriale, la situazione diverrebbe davvero drammatica. Gli aeroporti a rischio inondazione infatti sarebbero 572 in tutto il globo terrestre.

Detto ciò, ecco qualche nome illustre. Il capofila degli aeroporti che saranno a continuo rischio inondazione entro il 2100 è quello di Bangkok (BKK) in Thailandia e quello di Wenzhou (WNZ) in Cina. Interessati anche il Louis Armstrong di New Orleans (MSY) e il LaGuardia di New York (LGA). Parlando di Italia invece gli scali a rischio sarebbero due: il Marco Polo Venezia (VCE) ed il Galileo Galilei di Pisa (PSA).

 

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