Il Pianeta su cui viviamo è in grado di regalarci delle continue sorprese, nonostante ormai il tempo passato calpestando il suo suolo stia diventando moltissimo. La natura infatti gode di un doppio pregio: è interessante ma anche misteriosa, difficile dunque da decifrare nella totalità delle sue logiche. Inoltre questa è in continua evoluzione: una staticità potrebbe infatti comportare la resa ai danni generati dall’attività antropica. Ecco infatti che gli animali, spinti dal surriscaldamento globale, cercano nuovi spot dove svolgere la propria routine giornaliera, cambiando dunque habitat. In Nepal sembra essere successo proprio qualcosa di simile, poiché per la prima volta nella storia è stata avvistata una tigre ad un’altitudine superiore ai 3000m.
Come detto si tratta di un unicum che evidenzia una necessità ben precisa: quella di un censimento accurato delle specie nello stato del Nepal, tra cui appunto la tigre.
Mai vista prima
La scoperta di questa tigre in Nepal è avvenuta con delle modalità del tutto casuali. Era infatti in corso il monitoraggio delle attività di una decina di panda rossi che si aggirano nella zona del Kangchenjungatra. I sensori e le telecamere hanno dunque involontariamente scovato una presenza insolita come quella della tigre a queste altitudini.
Il parco di animali presenti sulle vette del Nepal dunque vede la tigre aggiungersi ad un club composto da diverse altre specie. Qui possiamo infatti rinvenire i già citati panda rossi ma anche il leopardo classico, quello delle nevi, il gatto marmorizzato e tantissime altre piccole bestie.
Già lo scorso anno fu stabilito un record simile in questa zona. In quel caso l’avvistamento di una tigre avvenne sempre nel territorio del Nepal, m ad un’altitudine di 2500m. Il WWF si dice entusiasta di questa scoperta: è infatti la dimostrazione che talvolta la natura è capace di adattarsi, combattendo in maniera fruttuosa le conseguenze dei cambiamenti climatici.