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LE FORESTE EUROPEE E L’OCCASIONE PERSA: POTREBBERO SMALTIRE IL DOPPIO DELLA CO2, PAROLA DI GREENPEACE

Ci capita molto spesso di additare la nostra specie per aver trattato con superficialità il Pianeta su cui è ospite. Effettivamente questa affermazione corrisponde a verità: solo “grazie” a noi e al nostro comportamento oggi ci troviamo a dover combattere le conseguenze dei cambiamenti climatici. Madre Natura aveva infatti provveduto a degli ingranaggi perfetti che, al massimo delle loro potenzialità, avrebbero potuto sorreggere la pressione antropica. Accanendoci però siamo finiti al paradosso: oggi, le foreste europee potrebbero smaltire il doppio della CO2.

Ciò è affermato da Greenpeace, associazione ambientalista tra le più attive e convinte che un cambiamento non vada solo teorizzato, ma anche messo in atto.

Potrei, ma non voglio

A cosa serve un’istituzione come l’Unione Europea se non a questo? Trovare soluzioni comuni, limiti da rispettare e migliorare la vita dei cittadini dovrebbero essere le assolute priorità. Secondo lo studio che vi abbiamo anticipato, svolto dalla Naturwald Akademie di Lubecca in Germania, la soluzione ai cambiamenti climatici sarebbe proprio di fronte a noi. 

Basterebbe infatti ridurre lo sfruttamento dell’incremento delle foreste di un terzo rispetto ai quantitativi odierni. In questa maniera sarebbero capaci di assorbire il doppio della CO2, garantendo inoltre un miglioramento delle condizioni della biodiversità. Come sapete, amiamo confrontarci con dei numeri precisi: eccone alcuni.

L’assorbimento di anidride carbonica da parte delle foreste europee potrebbe incrementare fino al doppio dei quantitativi odierni. Parliamo di una potenzialità da 487,8 milioni di tonnellate annue, contro i 245,4 odierni.

Un esempio lampante è quello che ci regalano i pellet a biomassa. Questi, il più delle volte, non sono composti esclusivamente da materiali di scarto, ma anche da vera e propria legna proveniente dalle foreste. In questo caso dunque la CO2 prodotta durante la fase di combustione non ha modo di essere assorbita nuovamente. Insomma, dovremmo riflettere di più sull’importanza di ogni singolo gesto che mettiamo in atto. Soprattutto però, le istituzioni sovrannazionali dovrebbero pensare in maniera più sostanziale a delle soluzioni efficaci per migliorare le condizioni della nostra Terra.