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Gran Bretagna, la DS Smith saluta la plastica: la multinazionale degli imballaggi per un pianeta migliore

Quando parliamo di responsabilità ecologica ci riferiamo al genere umano in toto. La questione ambientale di fatto tocca tutti, anche se non alla stessa maniera. L’apporto che un cittadino può avere sull’inquinamento del Pianeta è inevitabilmente minore rispetto a quello di una multinazionale che utilizza materiali poco ecologici per portare avanti la propria attività. Molte di queste aziende stanno tentando una transizione verso la modernità, fase in cui l’ambiente dovrà tornare ad avere una massima centralità. La DS Smith ad esempio è leader mondiale per ciò che riguarda gli imballaggi: questi coinvolgono in molti casi la plastica.

Dal 2023, secondo quanto comunicato dalla multinazionale stessa, l’utilizzo della plastica negli imballaggi verrà definitivamente sospeso. Si passerà dunque ad un’esperienza più sostenibile, anche visto il ruolo fondamentale di esempio che un’azienda del genere ha nel panorama mondiale.

Una svolta fondamentale

Come sempre, amiamo regalarvi qualche numero dettagliato. DS Smith è una multinazionale da 300 stabilimenti in 34 mercati che impiegano circa 30mila persone che producono più di 17 milioni di scatole. Viene da sé che anche se utilizzata in minima percentuale in ogni stabilimento, la plastica per imballaggi di cui si serve la DS Smith finisce per essere troppa.

Il cartone di fatto è il materiale ideale per la gran parte degli utilizzi che vengono richiesti a questa multinazionale. Non solo per la sua resistenza: il fatto di poterne utilizzare di riciclato e di poterne pretendere un aumento della produzione in breve tempo ne fanno il sostituto ideale della plastica per gli imballaggi.

L’epoca che stiamo vivendo peraltro è quella del definitivo boom dell e-commerce a causa della pandemia di Covid-19 che ha costretto la metà della popolazione mondiale dentro le abitazioni. Una svolta ecologica nel mondo degli imballaggi di plastica è dunque, a maggior ragione, assolutamente necessaria. Speriamo che queste non rimangano solo promesse, il Pianeta ne gioverebbe di sicuro.