La natura è capace di regalarci continuamente delle sorprese incredibili. Anche gli animali che siamo abituati a considerare tra i nostri più grandi amici hanno dei segreti dei quali non tutti sono a conoscenza. Vi avevamo parlato tempo fa dello starnuto inverso dei cani: oggi invece vogliamo parlarvi delle dita dei gatti.
Rispetto al mondo animale siamo abituati a parlare di zampe: il cane ne ha quattro, il ragno ne ha otto ed il millepiedi ne ha ben 750 paia. Le dita sono spesso considerate una caratteristica superflua per il mondo della fauna, soprattutto vista l’assenza – nella maggior parte dei casi – dell’opponibilità. Ad esempio, vi siete mai chiesti quante dita hanno i gatti?
Diverso e utile
La risposta non è poi così ovvia. Generalmente infatti questi simpatici animali hanno cinque dita sulle zampe anteriori e quattro su quelle posteriori, ma appunto la natura prevede una moltitudine di eccezioni. Con la definizione di polidattili si intendono tutti quei gatti che presentano un numero inconsueto di dita: nel Guinness dei Primati felino c’è Tiger, esemplare canadese con ben 27 dita.
Ultimamente si è parlato di questi particolari animali grazie al film Ella & John (2017) di Paolo Virzì, ricordando una celebre personaggio che ne fu letteralmente appassionato. Parliamo di Ernest Hemingway, premio Nobel per la letteratura nel 1954: ancora oggi, nella sua casa, vive una colonia di gatti con sei dita. Questi sono i diretti discendenti di Snow White, la gatta prediletta dell’artista americano.
Non è chiaro il motivo genetico per cui questi gatti abbiano più dita del “normale”, ma alcune volte questa caratteristica può rappresentare un surplus. Nel caso in cui infatti si raggiungano le 6 unità, il felino può essere in grado di afferrare un oggetto con una sola zampa. Inoltre, nella tradizione della Marina militare britannica, questi animali sono da sempre considerati dei portafortuna. Interessante, non credete!?