Curiosità

L’ERMELLINO NON CAMBIA PIÙ COLORE: LE CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Molto spesso siamo costretti ad affrontare dei discorsi che non avremmo mai voluto portare alla luce. L’uomo grazie alle sue azioni sconsiderate ha provocato dei danni irreparabili a tutto l’universo naturale che lo circonda. Gli esseri viventi (e non solo) che calcano il suolo terrestre, sono costretti a subire passivamente le conseguenze dei cambiamenti climatici provocati dall’attività antropica. Uno degli animali simbolo di questa triste verità è l’ermellino, il cui pelo ha cominciato a cambiare colore senza rispettare la cadenza stagionale alla quale eravamo abituati.

La lista di animali in difficoltà, purtroppo, è realmente lunga. Utilizziamo l’esempio dell’ermellino e del suo colore sbalzato solo perché rappresenta uno degli esempi più lampanti delle nostre colpe.

L’adattamento è troppo lento

C’è da dire che, per ciò che riguarda il colore dell’ermellino, la sua coda è sempre stata fonte di problemi. Questa infatti è l’unica parte che non muta il proprio aspetto: ecco perché questi piccoli animali vivono con la costante paura di essere avvistati dai predatori. Ma la natura, in teoria, aveva donato all’ermellino un potere incredibile: quello di cambiare in toto la colorazione del proprio pelo a seconda della stagione. Tolta la coda appunto, durante l’inverno questo simpatico animale diventa totalmente bianco: grazie a ciò può nascondersi efficacemente all’interno di cumuli di neve.

Durante la stagione estiva invece il colore del pelo dell’ermellino muta, diventando, nella parte superiore, rossastro. La nota dolente è che, a causa delle temperature sempre più alte che registriamo sulla Terra, l’organismo di questo piccolo mammifero smette di essere allineato con le stagioni. Ciò inevitabilmente comporta una immensa difficoltà nella mimetizzazione con l’ambiente circostante.

L’adattamento e l’evoluzione infatti non sono certamente celeri come i cambiamenti climatici. Ciò costringe l’animale a cercare nuovi lidi, soprattutto nel periodo invernale. La migrazione verso nord però ha dei rischi incredibili: ogni spostamento corrisponde ad un grandissimo pericolo. Ecco dunque che, negli ultimi anni, il numero di ermellini scomparsi sta salendo vertiginosamente. Un “ringraziamento” speciale all’uomo, solo ed unico responsabile di questa tragedia.

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