Al giorno d’oggi, è molto frequente leggere articoli a proposito del modello ecologico di comportamento da mettere in atto. Questo argomento infatti con il tempo sta acquistando una rilevanza sempre maggiore. Il motivo è molto semplice: abbiamo cominciato a temere seriamente per la nostra incolumità e per quella dei nostri figli.
D’altronde, per renderci conto dell’inquinamento che affligge il nostro mondo non occorre leggere report scientifici di alta caratura. Basta semplicemente passare un pomeriggio sulla nostra spiaggia preferita, osservando come per distrazione o disinteresse, questa sia spesso vittima della superficialità umana. Da qualche anno, sulla scia di ciò, è in atto una vera e propria crociata contro i materiali plastici. Oggi, una ricerca, sembra dipingere la loro alternativa come altrettanto deleteria per la salute del nostro amato Pianeta.
Ci siamo sbagliati
Effettivamente, tra sabbia e fondali, la nostra Terra è davvero piena di plastica. La sua eliminazione dalla nostra routine quotidiana deve essere assolutamente un punto di partenza. Il fatto è che se poi ciò che viene individuato come il sostituto perfetto, ovvero il vetro, ha un impatto molto simile, allora il discorso non sussiste.
Uno studio apparso su Detritus portato avanti dall’Università di Southampton, spiega come addirittura la produzione di contenitori in vetro possa avere un’influenza ancora peggiore sulla Terra rispetto alla plastica. Energia e risorse utilizzate in fase di fabbricazione possono avere infatti un effetto 4 volte più deleterio per l’ambiente.
Le sostanze utilizzate per la produzione vitrea infatti sono di origine minerale, e dunque prevedono energia utilizzata per l’estrazione. Altrettanto, il processo di riscaldamento e di fusione di queste ultime non è certamente eco-friendly.
Insomma, questa alternativa non sembra essere quella migliore. Al contrario, gli esperti raccomandano un utilizzo sempre maggiore di contenitori in alluminio. Questi infatti ad oggi rappresentano l’alternativa più ecologica che esista.