Vi raccontiamo molto spesso di quanto, in moltissimi casi, gli effetti dei cambiamenti climatici siano ben visibili già oggi in alcune realtà ben precise. Non è assolutamente retorica. È solamente necessario un discreto spirito di osservazione e una buona conoscenza di alcuni luoghi per verificare con i nostri occhi ciò che si sta verificando.
Perché effettivamente è troppo facile pensare che, egoisticamente, ciò che è avvenuto in passato non possa essere rimediabile. Altrettanto, pensare al futuro come a qualcosa che non ci riguarderà è assolutamente ignobile. Nella penisola iberica, ad esempio, stiamo assistendo ad un processo di erosione del fronte marino senza alcun precedente.
Serio pericolo di inondazioni
Tutto è scaturito, molto semplicemente, dall’aumento delle temperature. Pensare che, durante l‘epoca pre industriale, il termometro della Spagna segnalava in media circa 1.7 gradi in meno, è certamente la spiegazione per le difficoltà che oggi si stanno palesando negli oltre 8000 chilometri di coste bagnate dal mare.
Proprio questo sta guadagnando spazio in maniera considerevole: alcune stime sostengono che entro il 2045 sottrarrà fino a 25 ulteriori centimetri di terraferma. Addirittura entro fine secolo si potrà arrivare fino ad un massimo di 1.1 metri.
Ma come anticipato, già oggi sono osservabili alcune modifiche del territorio iberico: tra gli spot interessati, alcuni sono celebri e molto frequentati. La città di Bilbao ad esempio, situata nel nord della penisola, rischia sempre di più il pericolo inondazione. Tale pericolo lo corrono anche la zona di Cadice e soprattutto la celebre spiaggia “La Manga del Mar Menor”, situata nei pressi di Cartagena, nella regione della Murcia.
Proprio quest’ultima costituisce l’esempio più lampante delle difficoltà odierne: tra l’inquinamento (ve ne avevamo già parlato in passato, ecco il link all’articolo) ed il processo di erosione che va avanti da più di un decennio, la situazione è ormai disperata.