Saremmo davvero felici di potervi raccontare una svolta in riferimento ai numeri rilevati osservando il termometro sul nostro Pianeta. Questo è avvenuto solo qualche mese fa, a seguito di un lockdown che ha costretto circa la metà dei cittadini del mondo a rimanere nella propria abitazione onde frenare la pandemia di Covid-19.
Come abbiamo già avuto modo di raccontare però, un paio di mesi di trend positivo creano un cosiddetto “buco nell’acqua” nel momento in cui rimangono eventi isolati analizzando il clima sul medio e lungo periodo. La vera costanza, durante l’epoca che stiamo vivendo, è quella dei trend negativi. Anche se vi sarà capitato di indossare la giacchetta da mezza stagione, possiamo assicurarvi che il mese da poco concluso è stato tra i più caldi di sempre in Europa.
Alla faccia della svolta
Ovviamente il confronto è fatto con lo stesso mese negli anni precedenti. Effettivamente rispetto a questi, ottobre 2020 si stanzia sul terzo gradino del podio: peggio di lui solamente quello del 2015 e quello del 2019.
Come anticipato, il trend è spaventosamente negativo. Questa classifica infatti vede nelle prime sei posizioni proprio gli ultimi sei anni: considerando che le misurazioni ufficiali partono dal 1979, possiamo notare un peggioramento costante. Se vogliamo, un altro numero che non dovrebbe per nulla tranquillizzarci, è quello dell’aumento medio. Parliamo infatti di circa 1.6° in più rispetto alla media del periodo 1981-2010.
I dati sono raccolti dal Copernicus Climate Change Service (C3S), che pubblica mensilmente il proprio rapporto sulle temperature registrate. Banalmente dunque non possiamo aspettarci dei miglioramenti per quanto riguarda i moltissimi parametri legati a quello preso in esame. Inutile parlare di svolte epocali se poi i numeri ci condannano.