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MASCHERINE CHIRURGICHE, È NECESSARIO SMALTIRLE: 450 ANNI PER LA DECOMPOSIZIONE IN NATURA

L’epoca che stiamo vivendo certamente lascerà dei ricordi indelebili nella mente di ognuno di noi. Non per nulla, ma un simile evento in età moderna e soprattutto con questa espansione numerica e geografica, è qualcosa di totalmente nuovo.

Il virus, come ormai noto, attacca le vie respiratorie e causa delle polmoniti molto violente. Ciò che però non ha una vera e propria diagnosi, è l’apporto che questo ha – o quantomeno dovrebbe avere – rispetto alla nostra condizione psicologica. Avere paura del contagio è assolutamente normale: basterebbe semplicemente seguire attentamente alcune regole che ci sono imposte. Proprio per questo le autorità hanno obbligato i cittadini ad utilizzare alcuni DPI (dispositivi di protezione individuale) anche se ci si trova all’aperto. Ma questi, se non smaltiti nella maniera corretta, rischiano di mandare in fumo anni e anni di lotte ambientaliste. Vediamo perché …

Attenzione ai dettagli

Uno studio del Dipartimento per l’ambiente marino del Servizio sanitario pubblico federale belga ha fatto notare una verità che, se presa sottogamba, rischia di aggravare la crisi ambientale che stiamo vivendo da anni. Le mascherine chirurgiche e più in generale tutti i DPI infatti coinvolgono in qualche maniera dei materiali plastici.

Si pensi ad esempio ai contenitori per liquido igienizzante: nella maggior parte dei casi questi sono fatti dello stesso materiale delle bottiglie di acqua che stiamo cercando di eliminare dalla nostra quotidianità da circa un decennio. Ora, il dato spaventoso: secondo alcuni calcoli una mascherina, in natura, impiega circa 450 anni per decomporsi. Ecco perché, oltre alla protezione personale dobbiamo rimembrare la battaglia ambientalista.

Buttare sempre i propri DPI all’interno della giusta pattumiera (indifferenziato per le mascherine, plastica per la maggior parte dei contenitori di liquido igienizzante) infatti può essere un gesto tanto facile quanto saggio e rispettoso nei confronti di un Pianeta che sta vivendo una crisi ambientale senza alcun precedente. In alternativa è possibile fare uso di mascherine riutilizzabili certificate, in modo da non inficiare affatto su un sistema che oggi è indubbiamente in sovraccarico.