Vi abbiamo scritto un numero spropositato di volte che le azioni umane, se svolte senza un occhio di riguardo verso l’ambiente, possono causare dei danni fondamentalmente irreparabili al nostro Pianeta. Il processo dei cambiamenti climatici ne è la prova: l’inquinamento provocato dalla nostra specie sta inficiando sulle temperature medie.
Il termometro che continua a salire scaturisce a sua volta un processo deleterio per un sano svolgimento della vita in senso ampio, non esclusivamente alla specie umana. Una ricerca pubblicata negli scorsi giorni però ha individuato un paradosso che, almeno inizialmente vi suonerà davvero strano. I dati di cui stiamo per parlarvi, sono stati raccolti su un campione di oltre 100 foreste in giro per il mondo.
Strano ma vero
Questo lavoro, pubblicato su Nature Communications, mette in luce qualcosa di insolito. Sembra infatti che, in qualche maniera, gli alberi traggano beneficio dalle temperature più alte che si stanno verificando. La deduzione viene spontanea, ma non ci giustifica certamente. Le foreste che si trovano dove la temperatura media è più alta infatti, fanno segnalare parametri migliori, tra cui l’Efficienza di produzione forestale (FPE).
“L’Efficienza di produzione forestale è una variabile che abbiamo introdotto recentemente per identificare la frazione di carbonio assimilato tramite la fotosintesi. Questa È destinata alla produzione di biomassa legnosa o, più in generale, di materia organica degli alberi. L’FPE aumenta con la temperatura media di crescita delle foreste esaminate e con la precipitazione, mentre diminuisce con l’età delle foreste”
Parola di Alessio Collati, coordinatore del pool dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isafom) che ha condotto lo studio. In ogni caso, attività come il disboscamento molto frequenti. Ciò, aggiunto alle conseguenze dei cambiamenti climatici, rischia di vanificare anche questo fantastico adattamento riscontrato in natura.