Il mondo della natura è davvero pieno di curiosità alle quali non potremo mai arrivare se non esistesse la scienza. Chi infatti si prodiga per fare della ricerca rispetto a moltissimi processi che avvengono sulla nostra Terra dovrebbe ricevere dei riconoscimenti molto più importanti di una semplice pubblicazione su una rivista di settore.
Oggi vogliamo parlarvi di una particolare stranezza che coinvolge prettamente il mondo degli insetti. Si tratta del ginandromorfismo, che letteralmente, in greco, significa di genere sia femminile che maschile. Rispetto al genere umano, siamo abituati a definire questo tipo di soggetti ermafroditi. In realtà la differenza peculiare sta nel fatto che quest’ultima categoria ha a che fare prettamente con la sfera sessuale.
Strano ma vero
Come anticipato, questa condizione non coinvolge esclusivamente l’apparato riproduttivo, ma l’interezza del corpo del soggetto. Oggi vogliamo parlarvi di un’ape che è stata scoperta solo recentemente e che presenta queste caratteristiche. Parliamo della Megalopta amoenae, insetto in cui è possibile incappare solo nelle ore notturne nel continente americano (soprattutto nella zona tropicale).
Questa particolare ape misura circa 4mm ed ha il corpo letteralmente diviso in 2 parti. Quella di destra presenta le caratteristiche di un esemplare femmina, mentre quella sinistra di un esemplare maschio. Se il lato femminile tende a presentarsi più peloso e con un’antenna di dimensioni ridotte, l’altro ha peculiarità esattamente opposte.
Ciò, nella maggior parte dei casi, è possibile grazie alla fecondazione da parte di uno spermatozoo di un ovulo che ha già avviato il suo processo di gravidanza. L’embrione che verrà a formarsi potrebbe quindi avere le caratteristiche cellulari di entrambi i sessi. Sembra assurdo, ma la natura è imprevedibile: è proprio questo il bello!