LA+TECNOLOGIA+FA+PASSI+DA+GIGANTE%3A+PRODURRE+VETRO+DAL+LEGNO+%C3%88+POSSIBILE
biopianetait
/2020/10/vetro-vegetale-derivato-dal-legno-la-nuova-soluzione-sostenibile/amp/

LA TECNOLOGIA FA PASSI DA GIGANTE: PRODURRE VETRO DAL LEGNO È POSSIBILE

Vi parliamo spesso di una necessità di cambiamento drastica in un futuro non troppo lontano. Per meglio dire, questa dovrebbe avvenire già oggi, nel nostro presente. Ci riferiamo ovviamente ad un focus molto più serio per quanto riguarda la questione ambientale.

L’uomo infatti ha dimostrato, soprattutto in epoca moderna, di non riuscire a difendere gli interessi del Pianeta mentre porta avanti i propri. Questo egoismo non fa altro che peggiorare una situazione ormai precaria che nel frattempo si ritorcerà proprio contro l’uomo stesso. È dunque arrivato il momento di una svolta: la sostenibilità e l’ecologia devono essere i pilastri delle nuove idee.

Trasparente, ma verde

Tendiamo ad esempio a dare dei materiali per scontati. Pensiamo al vetro: sappiamo che è derivato dalla fusione di silice, soda e calcio. Ci sfugge che inevitabilmente, per soddisfare la richiesta planetaria di questo materiale, vengono immesse in atmosfera circa 25.000 tonnellate di CO2 l’anno.

La scoperta di cui stiamo per parlarvi parte proprio da questo, cioè creare qualcosa di simile ma con impatto ambientale decisamente più ridotto. Junyong Zhu del Forest Product Laboratory assieme alle università del Maryland e del Colorado sembra esserci riuscito. Ha creato infatti un polimero, derivato dal legno, molto simile al vetro.

Si tratta dunque in tutto e per tutto di un “vetro vegetale“, ottenuto immergendo in un bagno di cloro dei pannelli sottilissimi di legno di balsa. Le analisi effettuate non lasciano molto spazio di interpretazione: questo materiale è migliore sotto moltissimi punti di vista rispetto al suo cugino “classico”.

È molto più leggero, più resistente e soprattutto molto più isolante. Mantiene infatti la temperatura interna (sia calda che fredda) cinque volte di più del vetro normale. Insomma: non sembra avere difetti. Chissà che questa scoperta possa rappresentare l’inizio di un reale cambiamento