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SETTEMBRE 2020 È STATO IL PIÙ CALDO DI SEMPRE: I NUMERI SONO SPAVENTOSI

Purtroppo i cambiamenti climatici non sono disposti a fare nessun tipo di sconto. D’altronde come potremmo aspettarci qualcosa di differente, dopo che per secoli ci siamo comportati con una noncuranza nei confronti del Pianeta da far rabbrividire?

Ci è piaciuto molto ipotizzare che, nonostante l’immenso sacrificio richiesto dal lockdown per limitare la pandemia, la Terra potesse giovare realmente di qualche mese di “respiro”. La realtà però, a distanza di pochissimo tempo, sembra essere palesemente differente. Meno di 90 giorni di calma hanno avuto un effetto pressoché nullo analizzando la questione sul medio/lungo periodo. Torniamo infatti, nostro malgrado, a parlare di record negativi segnalati dal termometro.

Di male in peggio

Secondo dati raccolti dal servizio europeo Copernicus sui cambiamenti climatici infatti settembre 2020 è stato in media più caldo con una temperatura che ha superato il record precedente di 0,05º.

Fa riflettere il fatto che quest’ultimo appartenesse all’anno scorso: ciò dimostra che la tendenza non è affatto cambiata, ma anzi in qualche maniera è peggiorata. I numeri, se osservati nel dettaglio, spiegano come questa situazione non riguardi esclusivamente una zona del mondo, ma sostanzialmente la totalità del suolo terrestre.

In Europa ad esempio il caldo è stato realmente torrido nella seconda metà del mese soprattutto in alcune zone della Francia e nei pressi del Mar Nero. Nelle americhe i paesi che hanno sofferto le temperature più alte sono stati Brasile e Paraguay, nonostante stessero vivendo la coda del periodo invernale dell’emisfero australe.

Insomma, stiamo osservando una situazione realmente disperata. Il tracollo sembra essere vicino, ma questo non può essere affatto un alibi per continuare a non muovere un dito.