La questione relativa all’inquinamento sta diventando sempre più tragica. Il nostro Pianeta infatti è afflitto da alcune questioni che sembrano essere irrisolvibili. Ciò include moltissimi frangenti della nostra realtà, a partire dalla temperatura con cui abbiamo a che fare, fino ad arrivare al cibo che ingeriamo.
Certamente però, al giorno d’oggi, l’inquinamento del quale siamo più abituati a trattare è senza dubbio quello relativo allo smog cittadino e alla pessima condizione delle acque dei nostri mari. Proprio rispetto a quest’ultima tipologia, il Mare Nostrum, ovvero il Mar Mediterraneo, sembra sia vittima di danni irreversibili sotto molti aspetti. Vediamo insieme di cosa si tratta…
Sull’orlo del baratro
Senza rendercene conto, ogni volta che compiamo un piccolo gesto che va contro le usanze ecologiche, provochiamo un grave danno alla Terra. La natura infatti è composta da una miriade di piccoli equilibri che, se intaccati, rischiano di ritorcersi contro di noi. Nulla di strano a livello logico: l’uomo e le sue attività sono la causa scatenante.
Un rapporto redatto dalla Unep, l’agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite, definisce “irreversibili” i danni che sono occorsi al Mar Mediterraneo. Nella regione bagnata da queste acque infatti, il ritmo di riscaldamento della temperatura marina sta salendo molto più velocemente rispetto al resto del mondo, pari a circa un 20%.
All’interno di questo lavoro si parla anche di biodiversità. Oltre mille specie esotiche si sono spostate dalla loro regione di provenienza, sempre a causa del termometro acquatico sbalzato. Queste stanno inevitabilmente mettendo a rischio quelle autoctone, provocando potenzialmente alcuni disagi importanti. Insomma, per quanto possibile, c’è bisogno di correre in fretta ai ripari: le conseguenze altrimenti saranno catastrofiche.