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GRETA THUNBERG CHIEDE A CONTE PIÙ RISPETTO PER L’AMBIENTE: IL CONTENUTO DELLA VIDEOCALL

Con il passare degli anni stiamo imparando a conoscere sempre meglio alcuni personaggi di spicco del mondo dell’ambientalismo. Nonostante il mondo di oggi segua le – discutibili – logiche figlie dei social network, improntante perlopiù sull’apparenza, questa sembra essere una notizia positiva.

Perché se in qualche maniera possiamo criticare una celebrità raggiunta grazie ad Instagram tramite contenuti di basso livello, non possiamo fare altrettanto quando questi si elevano e lanciano un messaggio importante. Si tratta di un dilemma ormai classico, sul quale non ci dilungheremo ulteriormente. Certo è che, personaggi come Elon Musk, Leonardo di Caprio e Greta Thunberg hanno capito come sensibilizzare i propri followers su scala mondiale.

Tutti insoddisfatti

La sopracitata attivista svedese ad esempio nell’arco degli ultimi due anni ha calcato i palchi più importanti del mondo anche grazie alla celebrità raggiunta tramite i social. Sarebbe però ingiusto ridurre il tutto solamente a questi ultimi: il movimento di protesta giovanile da lei organizzato – Fridays for Future – ha fatto riscontrare numeri da capogiro in moltissime piazze sparse per il mondo.

Negli scorsi giorni la piccola Greta ha avuto modo addirittura di parlare in videocall con il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte in merito alla crisi climatica in atto. Come ovvio, alla riunione hanno partecipato anche le delegate italiane di FFF. Con alcuni post su Facebook queste si sono dette scontente delle soluzioni proposte dal Premier.

“Sono stati dati tanti numeri sugli euro che investiranno in qualcosa e sull’importanza del green deal ma senza menzionare la crisi climatica”

Ed ancora, tramite le dichiarazioni di Laura Vallaro:

“La pandemia ci ha mostrato quanto sia fragile l’attuale sistema economico e politico, e pensare di poter sopravvivere come civiltà su un pianeta più caldo di 3 o 4°C – che è la direzione in cui stiamo andando – è semplicemente assurdo. Il tempo per evitare il collasso climatico si sta esaurendo. Ma rinunciare significa condannare noi stessi e le generazioni a un futuro nel caos, e noi non lo accettiamo. Dobbiamo affrontare la realtà e trattare la crisi climatica come una crisi”

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