Purtroppo sono ancora molte le persone che decidono di abbandonare i propri animali domestici. Ricordiamo anche che all’inizio della pandemia di Coronavirus che ha colpito l’interno Pianeta c’è stato un aumento degli abbandoni. Questo a causa di una infondata paura di essere contagiati da cani e gatti: teoria immediatamente smentita.
Sono molti ad oggi i centri che accolgono gli animali in difficoltà e da qualche tempo se n’è aggiunto uno ancora più speciale. Stiamo parlando dell’ex macello di Firenze, ormai diventato un ospedale per animali abbandonati. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più circa questo luogo e la bella storia che risiede dietro questo progetto.
Meno randagi, più cure
Il macello fiorentino è stato progettato nel 1865 da Giuseppe Poggi. Oggi questo luogo di sfruttamento ospita una struttura di più di 1000 metri quadrati adatta all’accogliere numerosi animali abbandonati, malati e bisognosi di cure e attenzione. L’attuale ospedale ha mantenuto l’architettura originale del macello, ma il suo obiettivo è certamente diverso.
Il direttore Enrico Loretti ha dato il via a questo progetto e al momento la struttura si divide in un centro veterinario composto da una sala di degenza, una sala per le operazioni chirurgiche e addirittura di una zona utile per corsi di formazione. L’ex macello è inoltre aperto costantemente al pubblico per la valutazione di certificati e trattamenti di recupero per gli animali randagi.
Questo servizio rappresenta un elemento di civiltà della nostra Regione
Sono state queste le parole commoventi di Stefania Saccardi, assessore regionale della salute. Luoghi di tortura e sfruttamento possono essere trasformati così in luoghi di recupero e di amore.