TESLA, LA COLONNA SUPERCHARGER ALZA IL PREZZO MEDIO: IL GREEN COSTA TROPPO?
Con il passare degli anni, ascoltando i moniti dei più famosi e convinti ambientalisti, ci stiamo convincendo che il nostro Pianeta si sta avvicinando al collasso. Per troppo tempo infatti l’uomo ha focalizzato la propria attenzione sugli interessi economici dimenticando l’importanza di una conservazione ambientale degna di questo nome.
Il buco dell’ozono ormai è alla sua massima ampiezza mai misurata, e il countdown verso un vero e proprio tracollo ambientale ormai sembra non essere più solo un’esclusiva dei film di fantascienza. Proprio per questo motivo stiamo provando a limitare i danni, aiutati dallo sviluppo tecnologico. Le auto ibride non sono certamente una novità, ma ultimamente un’azienda su tutte si è presa carico della responsabilità di una vera e propria conversione elettrica e “green”. Ma “Non è tutto oro quel che luccica” recita un detto nostrano….
Verde si, ma a che prezzo?
Parliamo di Tesla, azienda statunitense specializzata nella produzione di pannelli fotovoltaici ed appunto auto elettriche. Perché effettivamente, secondo Elon Musk, CEO e personaggio di spicco, il futuro va esattamente in quella direzione.
L’intento del marchio americano è quello di rendere i veicoli ecologici sempre più accessibili economicamente, sperando dunque in un successo nel mondo del consumo di massa. Effettivamente fino ad oggi la tendenza era proprio questa: l’acquisto del mezzo non era certamente considerabile di poco conto. Le ricariche però erano incluse nel prezzo e quantitativamente infinite.
Dal 13 ottobre 2020 invece, nelle pochissime stazioni “supercharger” presenti nel nostro paese, i prezzi vedranno un aumento abbastanza considerevole. Parliamo in primis di un incremento del costo per ogni kWh di ricarica. In seconda battuta inoltre, è previsto un notevole sovrapprezzo per chi lascerà la macchina in fase di ricarica più di un “necessario” standardizzato. Questo per favorire la possibilità di “riempire” la batteria a più clienti possibili, visto il tasso di acquisto in rapida ascesa e l’esiguo numero di Supercharger nel nostro paese, ovvero 35. Ecco dunque un dubbio lecito: il green costa troppo?