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I CAMBIAMENTI CLIMATICI VISTI DALL’OTTICA DI UNA PERSONA QUALUNQUE: LA STORIA DI JOSEP PASCUAL

I cambiamenti climatici, come diciamo spesso, sono più visibili in alcune zone del mondo. Come ripetiamo costantemente infatti questo processo è qualcosa di molto lungo e difficilmente constatabile in maniera corposa in una realtà cittadina.


In maniera abbastanza prevedibile, i luoghi dove possiamo osservare un maggior impatto dell’innalzamento delle temperature sono quelli in cui, abitualmente, il termometro è abituato ad andare più in giù. Le piattaforme considerate perenni, con il calore protratto, si stanno sciogliendo come ghiaccioli al sole. Ma se in questi spot l’osservazione è molto più facile, non significa che in altri il clima non stia cambiando. Può assicurarvelo Josep Pascual, cittadino catalano che tiene da anni degli appunti molto preziosi nel suo cassetto…

Navigando nei cambiamenti

Vogliamo fare un’osservazione che, in qualche maniera, non porta acqua al nostro mulino; saremmo disonesti però ad affermare il contrario. Sui media leggiamo spesso riferimenti a ricerche provenienti dagli istituti più rinomati del mondo, ma che spesso hanno una tangenza relativa con la vita di tutti i giorni. Ciò che vi racconteremo oggi invece è l’esperienza di un cittadino comune alle prese con i cambiamenti climatici.

Un signore catalano, ogni settimana dal 1974, effettua delle misurazioni scientifiche rispetto alla temperatura dell’acqua e altre variabili molto interessanti. Il suo nome è Josep Pascual: ingegnere agrario, scapolo e davvero molto metodico.

Appunto, metodo: con la sua barca, Josep sosta sempre nello stesso punto del Mar Mediterraneo, tra il Golfo di Roses e le Isole Medes. Da qui, assiste spettatore non pagante alla drammatica deriva che sta affrontando la nostra Terra. Un paio di dati su tutti, segnati sul suo taccuino, rendono l’idea del cambiamento che si è verificato nel giro di quasi mezzo secolo.

La temperatura dell’acqua misurata durante la sua prima uscita era di 18,4 gradi. Il 30 settembre 2020, nel medesimo luogo, il liquido faceva segnalare 19,9°. Altro numero allarmante è quello facente riferimento all’erosione: la spiaggia più vicina al “santuario” di Josep, ha perso una media di 60cm all’anno. Insomma, qualcosa di realmente drammatico e, questa volta, spaventosamente vicino alla nostra realtà.

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