BRASILE, UN CANE FIRMA PER MAGGIORI PENE CONTRO IL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI
Un certo tipo di comportamenti non arriveremo a concepirli mai. Non si tratta nemmeno di aprire un discorso facendo notare che il maltrattamento degli animali, nel 2020, è anacronistico. Questo perché non esiste epoca in cui qualcosa del genere, almeno a livello etico, avrebbe dovuto essere ammesso.
Un animale infatti non ha nulla di meno di un uomo. Partendo dal concetto che anche noi siamo a tutti gli effetti degli animali, non ci rendiamo conto di come la nostra specie ha esagerato con lo sfruttamento di questi ultimi e come, grazie alla nostra superficialità, la loro vita è diventata ogni giorno più difficile.
Bellissima iniziativa
A costo di risultare ripetitivi, vogliamo ribadire un concetto. La pressione antropica ha inficiato sugli habitat degli animali, favorendo in molti casi i processi di estinzione. Tutto ciò è ingiusto e terribilmente triste nei confronti di alcune specie che non hanno modo di difendersi e ribellarsi a questa assurda realtà.
Ma non è tutto: esiste ancora chi è capace di maltrattare un animale. Jair Bolsonaro, presidente del Brasile dallo scorso anno, sembra aver preso a cuore la difesa di questi ultimi. Negli ultimi giorni infatti ha convertito in legge un provvedimento che ha un’importanza storica.
Per chi viene colto a maltrattare il proprio animale infatti è previsto un duro inasprimento della pena. Questa, oltre ad un’ammenda pecuniaria, può arrivare fino a 5 anni di reclusione. Il momento della firma, come potete osservare nella foto in evidenza, è stato particolarmente significativo. Bolsonaro infatti ha portato con se il proprio cucciolo, tentando di fargli apporre una firma simbolica con la zampa.
Un bellissimo gesto e soprattutto un grande segnale in un momento in cui la stessa nazione carioca sta soffrendo i grandissimi patemi della pandemia di Coronavirus.