I cambiamenti climatici stanno sconvolgendo la realtà del nostro Pianeta. Non possiamo più fingere che il processo che porterà al collasso del nostro mondo sia qualcosa di inesistente. Come spesso accade però, abbiamo bisogno di qualcosa che espliciti il problema e che ci metta di fronte alle nostre responsabilità.
L’uomo infatti si comporta sempre nella medesima maniera: considera un problema come tale solo ed esclusivamente nel momento in cui questo mostra la sua potenziale catastroficità. Prima o poi impareremo ad agire preventivamente, ma non sembra essere questo il caso. Nel frattempo, nella città di New York, una delle più belle ed importanti d’America e del mondo, è apparso qualcosa di ansiogeno…
Gesto forte
Oramai lo sappiamo, negli Stati Uniti amano fare le cose in maniera appariscente e vistosa. In questo caso però l’iniziativa sembra essere piaciuta ai media di tutto il mondo per l’importanza donata ad una causa così importante. Nella realtà di Union Square, nel pieno centro della Grande Mela da qualche giorno è apparso un conto alla rovescia che terminerà il primo gennaio 2028.
Questa è la “data x” in cui secondo l’Onu verrà sorpassato il limite imposto dagli accordi di Parigi nel 2015, 1,5° in più rispetto all’epoca pre-industriale. Dal 1999 in questo luogo di Manhattan sorge un orologio satellitare, passato però in secondo piano in questo periodo storico. Molto meglio dare un riscontro materiale ai danni che abbiamo provocato al Pianeta attraverso le cifre del Climate Clock.
La speranza è quella di vedere il countdown allungarsi: l’unica soluzione è quella di cambiare drasticamente le nostre abitudini, imparando a rispettare la Terra.