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ITALIA, SIMULAZIONI CLIMATICHE SPAVENTOSE: AUMENTO DI 5 GRADI NEI PROSSIMI 80 ANNI

La situazione, per quanto riguarda i cambiamenti climatici, sembra praticamente compromessa. Gli abusi nei confronti delle risorse naturali e il poco peso dato alle conseguenze del rilascio in atmosfera di gas serra, probabilmente risulteranno fatali per il prosieguo di una vita sana sul Pianeta.


Il lockdown, ingenuamente, aveva donato qualche speranza, dimostratasi vana solo qualche mese dopo. I miglioramenti dei dati ambientali infatti erano frutto esclusivo della macro-riduzione delle attività antropiche, volta a frenare la pandemia. Per un reale progresso, avremmo bisogno di un piano di azione quantomeno ventennale, da seguire puntigliosamente. Così non è e probabilmente non sarà mai: ecco dunque che le previsioni per il futuro sono nere

Sta andando tutto male

A livello statistico, una previsione è costruita sull’analisi dei dati raccolti in passato, proiettati al medesimo ritmo di incremento. Ciò che sostiene uno rapporto rilasciato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) negli scorsi giorni è spaventosamente realistico.

Viene presa in analisi esclusivamente la situazione italiana. Nello specifico, sono paventate un paio di ipotesi:

Il caso ottimistico, in cui saranno stati presi seri provvedimenti per il taglio delle emissioni di anidride carbonica, e quello pessimistico, senza alcuna mitigazione del fenomeno e con uno sviluppo economico analogo all’attuale

Proprio quest’ultimo ci regala uno scenario a dir poco drammatico, con un aumento delle temperature fino a 5 gradi nei mesi estivi entro il 2100. Questi risulteranno fatali per il sud della nostra penisola, con la minima che stazionerà sui 20 gradi anche nelle ore notturne. I 40° non saranno più un evento, ma purtroppo una costante.

In ultima analisi, le proiezioni hanno visto come protagoniste risorse idriche e incendi. Le prime vedranno una riduzione pari a circa il 20% della portata odierna, mentre il periodo in cui le fiamme tormenteranno il nostro paese si allungherà di almeno un mese. Insomma, il tracollo si avvicina nemmeno troppo lentamente.

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