DELFINI ROSA NEL MARE DI HONG KONG: IL RITORNO DOPO ANNI DI ASSENZA
Parlando degli effetti provocati dalla pandemia di Coronavirus, sono mesi che ci poniamo un semplice interrogativo: è possibile che quelli positivi siano numericamente di più rispetto a quelli negativi? Si tratta di un discorso “border line“, poiché parliamo in ogni caso di un numero incredibile di persone (ad oggi più di 980 mila in tutto il mondo) che hanno perso la vita.
A livello ambientale però, la “pausa” che tutti i cittadini hanno regalato al Pianeta sul quale vivono, sembra aver fruttato in maniera sostanziale. Se infatti i dati relativi all’inquinamento purtroppo, sul lungo periodo, risulteranno praticamente nulli, così non è per quanto riguarda il mondo animale. Nella realtà della baia di Hong Kong, dopo il periodo di lockdown, si sono affacciate delle vecchie conoscenze…
Bentornati Sousa Chinensis
La ex colonia britannica da sempre oggetto di litigi con la Cina, numeri alla mano, è una delle aree del Pianeta in cui la densità abitativa è più alta. Ciò inevitabilmente comporta un livello di pressione antropica sulla natura non indifferente. Anche per quanto riguarda le acque della baia, le attività umane provocano dei disagi.
Uno di questi è stato certamente l’allontanamento dei delfini rosa, specie endemica nonché molto rara. Da qualche anno gli avvistamenti potevano essere contati sulle dita di una mano. Dopo la sospensione della navigazione dei traghetti e più in generale un allentamento delle condizioni sfavorevoli, questi si sono riavvicinati al loro luogo di origine, cioè l’estuario del fiume Pearl.
Secondo dati resi pubblici dal WWF, ad oggi si possono contare circa 2500 delfini rosa (Sousa Chinensis). L‘attività è aumentata per circa il 30% rispetto ai numeri raccolti precedentemente allo scatenarsi della pandemia. Una buona notizia in un momento non particolarmente felice per la nostra Terra.