Il progresso tecnologico è definibile senza il minimo dubbio un’arma a doppio taglio per la nostra specie. Di fatto, la possibilità che abbiamo di approfittare di metodi avanguardisti non è interpretabile esclusivamente in senso positivo. Come ogni cosa nella nostra esistenza, tutto va pesato rispetto alle esagerazioni che rischiamo di compiere costantemente.
Certamente facilitare la nostra esistenza può aiutare rispetto al risparmio di uno dei parametri che con il passare degli anni sta diventando sempre più fondamentale: il tempo.
Altrettanto però, tramite l’utilizzo di queste semplificazioni, aumenta il rischio di perdere il focus sulla reale priorità: il rispetto degli equilibri naturali.
Bentornato agosto
Le risorse che il nostro Pianeta infatti, checché se ne dica, basterebbero al sostentamento dell’intera popolazione. Come detto però, data l’impazienza umana, queste vengono utilizzate sconsideratamente. La gestione dunque è un concetto pressoché sconosciuto per la nostra specie. Nel 2005, secondo uno studio approfondito condotto dal Global Footprint Network le risorse naturali annuali si sono concluse in data 25 agosto. Questo momento, definito “overshoot day”, da quell’anno ha visto un continuo anticipo, fino a raggiungere il 29 luglio nel 2019.
Dopo molta retorica negativa, ecco la buona notizia: quest’anno la data cade molto più avanti del solito, cioè il 22 agosto. Le emissioni di carbonio sono scese del 14,5% rispetto all’anno precedente. Moltissimi altri parametri hanno visto una discesa considerevole: il tutto è certamente interpretabile come un segnale positivo. C’è da dire però che, in questo caso, le conseguenze del lockdown si fanno notare. La speranza è che si tratti dell’ inizio di un reale cambiamento.