L’uomo fondamentalmente ha sempre finto di rispettare il Pianeta su cui vive. Siamo ospiti infatti di un mondo che rasenta la perfezione, ma che gode di equilibri molto labili. Questi possono essere intaccati esclusivamente in una maniera: il continuo disinteresse.
Affermare di tenere alla salute della Terra infatti ha bisogno di essere corrisposto da azioni precise e mirate. Ciò, fino al recente passato, sembra non essere avvenuto. Se una bottiglietta di plastica galleggia sulla cresta di un’onda, il colpevole non può essere null’altro che l’uomo. Probabilmente ad ognuno di noi sarà capitato di lasciare distrattamente un rifiuto plastico in spiaggia. Moltiplicando anche solo una di queste distrazioni per oltre 7 miliardi di persone, il risultato sarebbe imbarazzante.
Abbiamo sottovalutato il problema
Abbiamo usato il condizionale esclusivamente per l’esempio astruso. La realtà dimostra che i quantitativi di materiale plastico presenti in tutti i mari del mondo presentano dei numeri spaventosi. Nello specifico, oggi vogliamo riportarvi delle proiezioni effettuate dal National Oceanography Center di Southampton relativamente a questo genere di inquinamento. Secondo gli esperti infatti sono presenti 21 milioni di tonnellate solo nei primi 200 metri di profondità dell’Oceano Atlantico.
Lo studio, pubblicato su Nature Communications, raccoglie dati provenienti da 12 siti differenti estesi su un arco di 10 mila chilometri di superficie oceanica. Il dato realmente sconvolgente è il confronto con quelle che erano le aspettative di ricerca. I numeri infatti sono ben 10 volte più alti di quelli che i ricercatori avrebbero previsto.
La ricerca dimostra che finora gli scienziati hanno avuto una comprensione del tutto inadeguata anche del più semplice di questi fattori, cioè della quantità di plastica negli oceani
Stime meno precise ma ancora più drastiche sostengono che le tre varianti più “famose” della plastica, ovvero polietilene, polipropilene e polistirene, sarebbero presenti in un quantitativo compreso tra i 17 ed i 47 milioni di tonnellate in tutto l’Oceano Atlantico.