ARCHITETTURA E AMBIENTE: LA NUOVA STAZIONE DI MATERA TRA TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ
Al giorno d’oggi, pensare ad un ambito della nostra vita che non includa il rispetto per l’ambiente è realmente improponibile. L’uomo per troppo tempo infatti ha agito come se il mondo in cui vive non necessitasse di alcun tipo di rispetto. Per la natura non siamo assolutamente fondamentali: la definizione più calzante è assolutamente quella di “deleteri” per quest’ultima.
In epoca moderna dunque non possiamo più permetterci questo genere di disinteresse. Ecco perché campi di studio come l’architettura si focalizzano principalmente sulla sostenibilità dei progetti. Oggi vogliamo raccontarvi qualche curiosità sulla nuova stazione di Matera, città gioiello del sud Italia.
Nuova e verde
Matera, durante lo scorso anno, il 2019, è stata capitale europea della cultura. Questo riconoscimento è stato frutto di un grande lavoro da parte delle autorità, che da sempre hanno lasciato intendere di valorizzare la bellezza del territorio lucano. I Sassi scavati nella roccia della Murgia sono patrimonio dell’UNESCO dal lontano 1993 e costituiscono uno degli spettacoli più belli che l’intero stivale possa mostrare.
In questa cornice speciale nasce la nuova stazione, progettata da Stefano Boeri: l’architetto italiano, tra le altre cose, è ideatore del celeberrimo Bosco Verticale di Milano. La struttura della nuova stazione ferroviaria è una vera e propria opera di rigenerazione urbana.
La struttura storica della stazione è stata mantenuta e migliorata. Sulla pensilina sono stati installati circa 700 pannelli solari, in grado di produrre un quantitativo spaventoso di energia. Questa infatti è circa il doppio di quella che occorre alla stazione. L’idea è quella di illuminare l’intera piazza grazie a questa tecnologia.
Il progetto, purtroppo non ancora ultimato, prevede una piena immersione nel verde. Saranno piantati infatti circa 9000 tra alberi e grandi e piccoli arbusti.