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BEIRUT, ESPLOSIONE PROVOCATA DA NITRATO DI AMMONIO: COS’È E QUANTO È TOSSICO?

Nella giornata di martedì 4 agosto 2020 abbiamo avuto modo di assistere praticamente in diretta ad un evento del tutto spiacevole. Grazie ai social network infatti al giorno d’oggi è possibile condividere istantaneamente le riprese di un qualcosa che attira la nostra attenzione, fornendo un servizio diretto alla community che ci segue.


Durante un normale pomeriggio d’estate, nel porto di Beirut, capitale del Libano, c’è stato un incendio di dimensioni importanti. Molti cittadini, incuriositi dalle fiamme, hanno avuto modo di riprendere un evento spaventoso. Uno stock di 2750 tonnellate di NH4NO3, un composto chimico definito nitrato di ammonio, ha provocato un’esplosione davvero impressionante. Il fungo che si è generato, con le debite e palesi differenze, non ha potuto non ricordare quelli atomici che rasero al suolo Hiroshima e Nagasaki nel lontano 1945.

Rischioso per inalazione e occhi

Probabilmente in pochi conoscevano l’esistenza specifica di questo composto chimico prima di martedì. Ecco perché è giusto e necessario fare una panoramica sui suoi principali utilizzi e sulla tossicità della sua combustione.

Fondamentalmente l’ambito per cui viene prodotto è quello agricolo. Parliamo infatti di uno degli “ingredientiprincipali dei fertilizzanti per piante. Altra situazione in cui probabilmente avete avuto modo di venire a contatto con il nitrato di ammonio è quella di un infortunio sportivo. È infatti il composto principale del ghiaccio istantaneo.

Rispetto alle sue caratteristiche, vi riportiamo quelle segnalate dall’OMS in una scheda di riepilogo:

Non combustibile ma può favorire combustione di altre sostanze. Emana fumi (o gas) irritanti o tossici nella fiamma.  Rischio di incendio e di esplosione per confinamento ed esposizione ad alte temperature o quando contaminato con altri materiali

Riguardo la nube generata dunque non dovrebbero esserci conseguenze. Certo è che il numero di vittime continua a salire spaventosamente ed i video che circolano sui social network rimarranno per moltissimo tempo nelle nostre menti.

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