Alcune volte l’uomo riesce ad avere delle idee sorprendenti. Tutto ciò non va applicato esclusivamente a chi è considerato pacificamente un genio della nostra epoca, ma anche a chi, per i nostri gusti, tira fuori qualcosa di poco banale e molto apprezzabile.
Si tratta di un discorso applicabile praticamente ad ogni aspetto della nostra esistenza: dall’astronomia fino ad arrivare all’architettura. Proprio rispetto a quest’ultima, oggi vogliamo parlarvi di una struttura che ha fatto parlare di se in maniera considerevole. La sua peculiarità infatti ha generato polemiche fin dall’inaugurazione. Ma vediamo prima di cosa si tratta per poi addentrarci nella faccenda.
Ecco Mirage
Parliamo di uno Chalet montanaro situato in una zona abbastanza isolata in località Gstaad. Questa è una delle due stazioni sciistiche più importanti della Svizzera assieme alla rinomata Sankt Moritz, meta invernale di moltissimi vip. La peculiarità di questa struttura è riscontrabile già solo al primo sguardo: le pareti sono completamente composte da specchi.
Con l’attuazione della sua idea bizzarra denominata Mirage, l’artista californiano Doug Aitken ha fatto parlare di se. A nostro avviso vale la regola della comunicazione pubblicitaria: “non importa se bene o male, l’importante è che se ne parli“. Effettivamente sarebbe possibile fare altrimenti vista la stranezza della costruzione.
Con questo sistema infatti gli interni godono di un’illuminazione senza alcun precedente, mentre all’esterno si assiste ad uno spettacolo particolarissimo. Il riflesso della natura circostante infatti risulta quasi ansiogeno, dando l’impressione di essere qualcosa di irrealistico. Così non è, ed effettivamente ha generato più di qualche polemica. I mass media infatti, assieme ad alcune associazioni animaliste, hanno pensato alla reazione che la fauna avrà di fronte ad un qualcosa di simile. Nulla di fatto però, la struttura è ben salda ed è stata inaugurata più di un anno fa.