Nonostante l’uomo sia sulla Terra da almeno duecentomila anni, continua a non conoscere completamente il Pianeta dove vive. L’ambiente effettivamente è in costante evoluzione, e alcune peculiarità sono riscontrabili solo quando si palesano ai nostri occhi.
Non suonerebbe così strano infatti incappare in una nuova tipologia di piante mai osservata in precedenza. D’altronde il territorio terrestre, messo a confronto con la “statura” umana, è pressoché infinito. Inoltre esistono alcune zone in cui la pressione antropica è certamente meno influente rispetto ad altre. Questo fa si che la probabilità di conoscere qualcosa di nuovo sia molto più alta. Ad esempio, solo pochi mesi fa, è avvenuta una scoperta sensazionale.
Un paradosso incredibile
Nella cornice dell’isola di Sumatra, in Indonesia, vivono moltissimi animali particolari. Tra questi anche la scimmia Langur, famosa per essere completamente nera con una striscia bianca sul ventre. Questa, per oltre un secolo, è stata considerata appartenente alla famiglia delle Presbytis, tipiche scimmie del sudest asiatico.
Da pochi mesi invece, una ricerca apparsa su Scientific Reports ha chiarito che si tratta di una specie a se, nonostante la somiglianza sotto molti punti di vista con le scimmie della zona. Per oltre cento anni è andato avanti questo equivoco, finalmente risolto.
Ciò che oggi fa notizia però è che di scimmie Langur, sul nostro pianeta, ce ne sono solamente 300 esemplari. Sono tutti situati tra Singapore, Indonesia e Malesia. Nemmeno il tempo di “scoprire” la sua origine, che la specie è già considerata in “pericolo critico”. Un buon motivo in più per tentare un cambiamento radicale, partendo dal rispetto degli animali e dell’ambiente in cui vivono.