La vita spesso ci insegna come non tutti i mali vengano per nuocere. La pandemia che stiamo vivendo certamente ha cambiato la vita di ognuno, ma potrebbe avere dei risvolti positivi per la società tutta. L’insegnamento primario scaturito da questo 2020 è che la sanità debba tornare ad essere argomento focale del dibattito politico.
Una vita sana, in simbiosi con la natura, è possibile però solamente se facilitata dalle infrastrutture che ci circondano. Estremizzando il concetto, pensiamo a come sarebbe la nostra realtà se non esistessero le strade da percorrere con le macchine. Solo e soltanto mezzi di locomozione ad impatto zero, completamente sostenibili. Per questo, quando parliamo di un cambiamento di mentalità, richiamiamo l’attenzione delle istituzioni.
Da Venezia al Gargano
Quello che è stato presentato pochi giorni fa dalla regione Marche, è un progetto che, una volta completato, sarà uno dei vanti più incredibili del nostro paese. Si pensa infatti ad una linea di piste ciclabili che attraversi l’Italia per lungo, affacciandosi di continuo sul Mar Adriatico. Solo in territorio marchigiano sono previsti 500 chilometri di collegamenti.
“Oltre a collegare i tratti ciclabili esistenti, abbiamo voluto anche utilizzare un linguaggio comune fatto di segnaletica e indicazioni che raccontano un progetto unitario con lunghi percorsi e punti di interesse in grado di accompagnare e guidare chi va in bicicletta”
Parola del presidente della regione Luca Ceriscioli. Eliminare completamente le macchine ed il conseguente smog è una totale utopia, ma pensare ad un’infrastruttura del genere ci sembra visionario. Ci auguriamo che l’Italia possa dimostrarsi, una volta per tutte, paese serio e incentrato sulle politiche green.