Quando natura e arte si uniscono, il risultato è pressoché assicurato. L’idea nasce da una visione naturista di questo mondo, secondo cui fondamentalmente siamo in grado di ricavare qualunque cosa dalla nostra Terra: basta semplicemente imparare a cogliere il tutto con gli strumenti adatti.
Da questo concetto parte un ragionamento di impostazione mentale per nulla banale. Ricavare dalla Terra non implica esclusivamente il sostentamento per la sopravvivenza, ma anche captare i segnali che la natura ci offre. Forse si tratta di un concetto arrogante, ma in qualche maniera legato al mistero che la vita ci presenta ogni giorno. Ed ecco che, nonostante potreste stentare a crederci, degli alberi possono eseguire un concerto.
Natura in concerto
L’idea è di Federico Ortica, sound artist diplomato al conservatorio di Perugia. Da sempre questo ragazzo si è occupato di composizione, soprattutto relativamente alla musica elettronica. L’idea che lo ha stuzzicato nel profondo però si lega ad un’altra sua grande passione: l’ecologia.
Avere un rapporto sereno con la natura significa anche “immaginare” di avere la possibilità di catturare il suono della pianta attraverso delle tecnologie all’avanguardia. Parliamo infatti di trasduttori applicati sul tronco e sui rami. In questa maniera, tramite campionamento, è possibile generare una vera e propria musica.
“Il progetto nasce dal mio interesse per le risonanze acustiche di materiali, su cui lavoro ormai da alcuni anni. L’idea parte proprio da questa mia attenta ricerca: in ‘ResonanTrees’ utilizzo gli alberi come corpi risonanti restituendo una dimensione aumentata del paesaggio naturale.”
Occorre certamente un po’ di fantasia, ma la foresta di Piegaro di Città della Pieve sa regalare uno spettacolo davvero sensazionale.