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AGRICOLTURA, ROMA VUOLE UN NUOVO PIANO STRATEGICO ALIMENTARE

Mai come in questo periodo è importante sostenere l’economia del nostro paese. Il dramma provocato dalla pandemia sembra essere solamente al suo inizio: si prevede infatti un lunghissimo periodo di difficoltà per moltissimi stati nazionali, che inevitabilmente si ripercuoterà sull’intera popolazione mondiale.

Con queste affermazioni non vogliamo certo sminuire quella che è stata la più grave crisi sanitaria dal secondo dopoguerra. Parliamo in ogni caso di quasi dieci milioni di contagi per un totale di circa cinquecentomila vittime in tutto il mondo. A causa di questa emergenza, le risorse economiche investite in massa causeranno un clamoroso “downgrade” su scala internazionale.

Meglio prepararsi

Da quando, nel nostro paese, abbiamo cominciato ad intravedere la “luce”, osservando una drastica diminuzione dei numeri relativi al Coronavirus, ci stiamo focalizzando su quella che dovrà essere la lenta ripresa. Per circa due mesi, moltissime attività hanno dovuto provvedere ad una chiusura forzata: questo, realisticamente, causerà degli strascichi economici molto importanti.

Proprio per questo diventa fondamentale sostenere l’economia nostrana, cercando di immettere quanta più liquidità possibile nelle casse del nostro Paese. La città di Roma Capitale sembra aver preso provvedimenti immediati in questo senso, dando un segnale forte per favorire l’agricolturaa chilometro zero“.

Negli scorsi giorni si è svolto il “Town Meeting“, un incontro tra i rappresentanti degli interessi relativi proprio al cosiddetto “agrifood“. Durante questo evento, si è parlato di un nuovo piano strategico alimentare per risollevare l’economia capitolina.

“L’enorme potenziale che potrebbe e dovrebbe esprimere il territorio in termini culturali, economici e sociali finora non è stato opportunamente promosso, valorizzato e messo a sistema. É il momento di far leva su tale patrimonio per dar vita a una fase di ripartenza che faccia dell’agroalimentare un driver di sviluppo locale potente e sostenibile e un fattore di riconoscibilità e attrattività internazionale“

Con queste parole, l’assessore al commercio Carlo Cafarotti ha commentato l’obiettivo che il Comune si è prefissato. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche FAO, Università La Sapienza e Coldiretti. La speranza è quella di osservare una ripartenza celere ed efficace. Il tutto naturalmente dovrà esser svolto in piena sicurezza, nella speranza che non si verifichi una nuova ondata di contagio di massa.

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